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In esclusiva per Tio e 20 minuti un filmato del 1956 che illustra uno dei riti delle antiche popolazioni alemanne che si celebrano il 31 dicembre di ogni anno
LAUPEN - Le maschere dai volti deformati e le grandi bocche, le spesse pellicce animali e le pesanti campane. Sono queste le principali caratteristiche degli Achtringeler, protagonisti di un'antichissima manifestazione che affonda le sue origini nella notte dei tempi, all'epoca pagana dei popoli germanici: la Achtringele (in tedesco standard, Das Hinunterläuten, suonare giù per il pendio).
La celebrazione si tiene il 31 dicembre di ogni anno a Laupen, piccolo villaggio del Canton Berna.
A partecipare all'evento sono i bambini, che dal castello scendono al villaggio, gli «Achtringelere» con le loro campane e i «Bäsemanne», gli uomini con le scope, ossia lunghi bastoni decorati con ramoscelli di ginepro. Infine, c'è il Blaateremännli, un ometto che porta sé una vescica di maiale riempita di aria.
Vesciche che vengono usate, al termine del corteo per colpire le ragazzine, in una sorta di rituale che avviene tra tante persone che animano la strada principale di Laupen, per scacciare i demoni prima che arrivi il nuovo anno e per salutare il cambio di stagione.
Nel Cinegiornale allegato si possono vedere le immagini risalenti all'«Achtringele» del 31 dicembre 1956.
Il Cinegiornale va online
A partire da metà novembre 2016 sarà reso pubblico il Cinegiornale svizzero (1940-1975) che verrà proposto volta per volta su www.memobase.ch e www.swiss-archives.ch . La digitalizzazione di tutte le edizioni è un progetto in collaborazione con Cinémathèue suisse, l’Archivio federale svizzero e Memoriav.
