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SVIZZERABagagli in stiva, ladri in azione

21.07.16 - 22:41
È tempo di ferie e rubare è facilissimo, assicura un ex aeroportuale francese. A Kloten, «il rischio di furti esiste», spiega la polizia cantonale
Bagagli in stiva, ladri in azione
È tempo di ferie e rubare è facilissimo, assicura un ex aeroportuale francese. A Kloten, «il rischio di furti esiste», spiega la polizia cantonale
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ZURIGO - Ogni anno vengono smarriti oltre 30 milioni di bagagli negli aeroporti di tutto il mondo. Nella maggior parte dei casi i colli vengono riconsegnati nel giro di 48 ore ai legittimi proprietari. Alcuni tuttavia rimangono introvabili o vengono rubati.

Il caso più recente di furti nei bagagli è stato giudicato in un’aula di tribunale nel 2015. 17 collaboratori dello smistamento dell’aeroporto parigino Charles De Gaulle avevano derubato per anni migliaia di passeggeri. Che fossero denaro contante, laptop, orologi di lusso o vestiti, i malviventi non si erano fatti mancare niente. Nel 2013 nella vicina penisola uno scandalo simile aveva coinvolto 29 dipendenti di Alitalia che, indisturbati, si servivano nei bagagli dei passeggeri mentre transitavano nella zona di smistamento. Fra gli aeroporti più vicini a noi, Milano Linate era fra quelli coinvolti. Malpensa era stata teatro di simili indagini nel 2002.

«Si possono fare dai 5mila ai 6mila franchi al mese così» - L’emittente francese M6 ha potuto ora parlare con uno degli inservienti coinvolti nei furti a Charles De Gaulle. Damien* conosce diversi trucchetti per aprire valigie e borse in maniera discreta. In un servizio diffuso da M6 lo si vede occuparsi di una tipica valigia da viaggio chiusa con un lucchetto. «La gente pensa che si debba rompere il lucchetto, ma non è così», spiega. Bastano, anzi, solo pochi e semplici utensili per aprirla. Con una biro, l’ex inserviente aeroportuale forza in un secondo la chiusura lampo del bagaglio e il gioco è fatto. «Se non ce la si fa con la penna si possono usare anche delle pinze», aggiunge Damien. Damien ha saccheggiato fino a dieci bagagli al giorno per 15 anni. «Si possono fare dai 5mila ai 6mila franchi al mese così», aggiunge.  

In Svizzera i furti sono delle eccezioni - Secondo Marcel Schlatter di Kuoni, in Svizzera furti simili rappresentano delle eccezioni. A riguardo, il fornitore di servizi aeroportuali Swissport Zürich commenta: «Negli ultimi anni non è stata avviata alcuna indagine giudiziaria contro dei collaboratori». Quello che può succedere, piuttosto, è che in molti grandi aeroporti i bagagli vengano smarriti e inviati alla destinazione sbagliata, precisa Franco V. Muff, ombudsmann del ramo viaggi svizzero. Occasionalmente le valigie possono poi essere danneggiate. «Roma, Parigi, Madrid e i maggiori aeroporti africani sono di tanto in tanto collegati a episodi simili», aggiunge Muff.

A Zurigo «il rischio di furti esiste» - Secondo Beat Jost, portavoce della polizia cantonale zurighese, all’aeroporto di Zurigo Kloten non esiste un significativo problema di furti, ma gli stessi, tuttavia, «rappresentano un tema» cui prestare attenzione. Un bagaglio, spiega, dal momento del check-in fa un lungo viaggio attraverso la struttura aeroportuale prima di arrivare alla sua destinazione. «Nel frattempo passa a portata di mano di centinaia di collaboratori dello scalo e anche di altri passeggeri: il rischio di furti, quindi, esiste», commenta Jost. Dati su quanto spesso ciò accada, però, non sono disponibili, assicura il portavoce.

Edelweiss: solo qualche caso all'anno - Edelweiss, dal canto suo, registra solo qualche caso di furto nei bagagli ogni anno, illustra il portavoce della compagnia aerea elvetica, Andreas Meier.

Cosa fare, però, se si trova il bagaglio danneggiato e con degli oggetti mancanti? Contattare subito la polizia nel Paese di destinazione, suggerisce Beat Jost della cantonale zurighese.  


*Nome di fantasia    

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