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Scie chimiche? No, poesia "Love", "Oasis", "UFO"... Sono diverse le parole comparse venerdì attorno alle 18.30 nel cielo di Ginevra
GINEVRA - Non le solite "scie chimiche", come i complottisti della rete hanno ormai soprannominato le strisce bianche lasciate dagli aerei in volo, ma vere e proprie scritte.
"Love", "Oasis", "UFO"... Sono diverse le parole comparse venerdì attorno alle 18.30 nel cielo di Ginevra.
Diversi lettori, incuriositi, hanno segnalato queste strane iscrizioni. In realtà si trattava di uno spettacolo aeronautico e artistico organizzato dal MAMCO (Museo d'arte moderna e contemporanea), per celebrare l'anniversario dell'Arte.
Il progetto si basa sul lavoro di Robert Filliou che, con i suoi "Projects for Sky-Writing", nel 1973 ha proposto di scrivere della poesia effimera in aria.
Le scritte sono state fatte da un pilota specializzato in "skywriting". Con il suo aereo e attrezzature speciali, genera una nube di vapore, con la quale può poi formare le lettere.
