Incontro con la grande poetessa italiana, la cui ultima raccolta di poesie ha vinto il Premio Bagutta
LUGANO - Giovedì 1° giugno il palco di POESTATE ospita un nome di assoluto rilievo della scena poetica italiana: quello di Vivian Lamarque. Tra le principali poetesse contemporanee, Lamarque torna a Lugano per una conversazione con Maria Grazia Rabiolo nell’ambito dell’incontro organizzato in collaborazione con Rete Due, che animerà l’intera serata di giovedì.
Di origini valdesi, viene data in adozione a nove mesi, in quanto illegittima, a una famiglia cattolica milanese. A quattro anni perde il giovane padre adottivo. A dieci scopre di avere due madri e inizia a scrivere le prime poesie. Vive a Milano dove ha una figlia e due nipoti.
Insegnante, traduttrice dal francese, i suoi libri sono pluripremiati. L’ultima raccolta di poesie, “Madre d’inverno”, uscita da Mondadori nel 2016, ha ricevuto il Premio Bagutta 2017. Si è occupata anche di letteratura per l’infanzia.
“Madre d’inverno” è un libro, ha scritto Fabrizio Fantoni, che «si segnala per la sua forte compattezza, tutto incentrato sul tema della “madre”, o meglio, della figura o idea di madre, che l’autrice affronta da diverse angolature ma sempre partendo da elementi concreti della quotidianità». Ecco una delle liriche, intitolata “L’età”. “A delle persone chiedevo di indovinare / quanti anni avevi come facevo sempre / per meravigliarli che erano quasi cento. / Ma nessuno questa volta voleva rispondere / non capivo perché suggerivo ma loro zitti / bocche cucite su vi aiuto io sono molto più / di ottanta, dite un numero rispondono sempre / tutti perché voi tacete? chiedevo ostinata / nel sogno, non capivo, io. Ma lui il sogno / sì, lui lo sapeva che non l’hanno più l’età, / i morti”.