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CANTONE/SVIZZERATatum, un cittadino del mondo anche un po' ticinese

26.05.17 - 06:01
In uscita oggi “Mini Girls”, il nuovo singolo – supportato da un videoclip girato a Parigi – di Tatum Rush
Tatum, un cittadino del mondo anche un po' ticinese
In uscita oggi “Mini Girls”, il nuovo singolo – supportato da un videoclip girato a Parigi – di Tatum Rush

SAINT-SAPHORIN (VD) – «Sono nato a San Diego nel 1989 ma sono cresciuto in Ticino – racconta il giovane musicista - Ora vivo a Saint-Saphorin, nella campagna vodese, ma potresti incrociarmi anche in una metropoli d’Europa o del Medio Oriente».

Dopo avere pubblicato il suo primo album, “Guru Child”, nei primi mesi del 2016 attraverso la label, di base a Chiasso, Pulver und Asche, Giordano Rush, alias Tatum Rush, oggi darà alla luce il suo nuovo singolo - di un'ottima fattura nu soul/deep house oriented - che anticipa l’omonimo ep, la cui realizzazione è prevista nel corso del prossimo autunno…

Giordano, perché Tatum?

«Tatum è il secondo nome datomi dai miei genitori durante un battesimo illegittimo in cima al Grand Canyon, in Arizona, mentre mi protendevano verso un corpo celeste, popolato da aquile e avvoltoi...».

Raccontami la nascita di “Mini Girls”, così come lo sviluppo...

«Ho scritto la canzone in uno scantinato di Milano a quattro mani con Stefano Ceri, giovane e talentuoso producer legato all’etichetta Undamento (Coez, Patrick Benifei, Frah Quintale). La prima versione del brano l’ho scritta una notte su una base deep house dell’artista berlinese Edoardo Calgari, ma la melodia esigeva un vestito molto più pop, così l’abbiamo completamente riarrangiata».

Del video, cosa vuoi dirmi?

«È stato girato a Parigi nell’appartamento di un professore della Sorbona completamente ignaro del progetto: siamo riusciti a convincerlo grazie al fatto che l’attrice principale è la nipote del filosofo francese Jacques Derrida. Nonostante l’ambientazione estremamente parigina del video, il cast conta molti ticinesi, compresa l'attrice luganese Aomi Muyock…».

Il singolo anticipa l’omonimo ep. Cosa vuoi dirmi al riguardo?

«Devo dire che io e Ceri siamo riusciti a creare materiale per almeno due ep, ma per ora ne darò alla luce soltanto uno: tra gli ospiti, Zap Mama, così come l’artista luganese AEED».

Da quanto mi sembra di capire l'ep è una co-produzione tua e di Ceri...

«Lui si è occupato di definire e consolidare il suono e l'essenza delle mie composizioni (e di AEED) con un minuzioso lavoro di produzione. E io ho seguito tutto nel minimo dettaglio».

Perché non verrà pubblicato tramite Pulver und Asche?

«A P&A devo moltissimo, perché prima che mi proponessero di pubblicare “Guru Child” avevo quasi smesso di fare musica. Attraverso questo nuovo ep desidero aprirmi a nuove opportunità e collaborazioni con l’estero».  

Quali le maggiori influenze musicali che, secondo te, sono presenti oggi nella tua musica, nelle tue canzoni?

«Ne cito qualcuna: Caramel Dandies Electric Storm, Erykah Badu, Frank Sinatra, Sonny Rollins, Piero Umiliani, Zap Mama, D’Angelo, Pino D'Angiò, Pat Metheny, Pat Martino, Casio Mendez, Jay Presley, Michael Jackson, R. Kelly, Nelly, Simon & Garfunkel, Electric Heroes Records».

Chi sono i tuoi punti di riferimento in ambito musicale? In pratica, chi sono gli artisti con cui sei cresciuto?

«Fino a 14 anni ascoltavo Joe Cassano e i Colle Der Fomento, mentre dai 14 ai 17 ho ascoltato esclusivamente una compilation di bossa nova di 32 pezzi.  Dopodiché, l’artista che ho studiato di più è stato Pat Metheny».

Quando prevedi uno show nella Svizzera italiana?

«Durante l'estate organizzerò un evento speciale, con un sacco di ospiti a sorpresa. I dettagli seguiranno a breve...».

 

 

 

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