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CANTONEOld Bicycle Records alla fine del nastro (magnetico)

21.03.17 - 06:00
Dopo sei anni, il prossimo 6 aprile Old Bicycle Records chiuderà ufficialmente i battenti. In programma una serata-evento allo Studio Foce di Lugano: sul palco Dagger Moth e Houstones
Old Bicycle Records alla fine del nastro (magnetico)
Dopo sei anni, il prossimo 6 aprile Old Bicycle Records chiuderà ufficialmente i battenti. In programma una serata-evento allo Studio Foce di Lugano: sul palco Dagger Moth e Houstones

LUGANO - Una «chiusura ufficiale» di un progetto coi fiocchi, nato a Piazzogna nel 2011 per mano di Vasco Viviani: una label, la sua, focalizzata su musiche alternative e indirizzata, di conseguenza, a un pubblico di nicchia. Anche per il supporto su cui, prevalentemente, sono state alle stampe le produzioni: il nastro, la musicassetta.

Vasco, perché la decisione di chiudere?

«La chiusura di OBR era stata preventivata già qualche anno fa e prendeva spunto da un’intervista a Lars Von Trier a proposito del manifesto Dogma 95; in sostanza ho cercato di auto determinarmi dei limiti abbastanza stretti - nei termini di temporalità e qualità - per poter operare al meglio. Cinque anni, dal 2011 al 2016, senza barriere stilistiche né di formato, con il mio gusto personale a fare da collante al tutto. Così come Dogma 95 ho sgarrato qualche regola e, infatti, sono qui ancora nel 2017 per quella che è una postilla nell’iter dell’etichetta, la prima serata allo Studio Foce di Lugano - luogo che mi ha visto crescere come pubblico - per salutare tutti quanti e godere di un paio d’ore di buona musica».

Vuoi tirare le somme?

«Sono stati anni in cui ho provato a mettermi alla prova, onde capire come potessi essere utile alla musica che apprezzo. In questo senso devo dire che il bilancio non può che essere positivo, con una collana di split su nastro conclusasi al quindicesimo numero, una pletora di nastri e dischi mandati in giro per il mondo e una piccola ma preziosa nicchia di appassionati. Le soddisfazioni sono molteplici: essere considerato da artisti che stimo ed ascolto da anni come opzione per la pubblicazione dei loro lavori è di sicuro una di queste, un riconoscimento per un’etichetta piccola ma che ha sempre provato a farsi valere, senza paraocchi né barriere di sorta. Una piccola recente delusione è stata invece quella di non riuscire a completare una compilation su nastro che avevo in programma negli scorsi mesi per mancanza dei pezzi concordati: sapendo che il tempo è tiranno, ho preferito tirarmi indietro piuttosto che stressarmi e stressare i disponibilissimi musicisti...».

La tua label ha pubblicato prevalentemente su nastro (musicassetta) che - secondo quanto hanno rivelato recenti statistiche -, come il vinile, sta tornando sul mercato…. A quanto pare, tu nel 2011 avevi già previsto questa rinascita…

«Le statistiche vanno lette con occhio un pochino distaccato secondo me; il mercato florido per le cassette verosimilmente è quello delle edizioni speciali per il "cassette store day" effettuato da nomi grossi che riescono a vendere migliaia di copie. Per una piccola etichetta come OBR e per le parecchie altre che gravitano in questa zona d’azione si parla di un paio di centinaia di copie vendute quando tutto va per il meglio. La rinascita da festeggiare secondo sarebbe quella dell’interesse verso la musica e chi si muove dietro di esso, la curiosità che dovrebbe spingere ogni appassionato verso materiali sconosciuti ma con una vibrazione a noi attinente… Per quanto riguarda il mercato non saprei che dire: i miei bilanci sono sempre stati artistici e non economici, anche perché tutti i ricavati di OBR se ne sono sempre andati in altri dischi! Speriamo che cresca il buon gusto nel mercato, meno Modà e più Viruuunga: sarei già parecchio più contento!».  

Quanti titoli hai pubblicato nell’arco di questi sei anni?

«36 in tutto, calcolando i diversi formati come diversi titoli, più una compilation su nastro».

LP

- Paul Beauchamp – "Pondfire" (300 copie)
- Deison & Uggeri – "In the Other House" (300 copie)
- Silent Carnival – s/t (300 copie)
- Melampus – "Hexagon Garden" (300 copie)

CD

- Sparkle in Grey – "Mexico" (500 copie)
- Sparkle in Grey – "Tuesday Evening" (500 copie)
- Sparkle in Grey – "The Calender" (500 copie)
- Sparkle in Grey – "Brahim Izdag"  (500 copie)
- Sparkle in Grey & Controlled Bleeding – "Perversions of the Aging Savant"(300 copie)
- Il Lungo Addio – "Fuori Stagione" (300 copie)
- Houstones – s/t (300 copie)
- Stefano de Ponti – "Like Lamps On By Day" (100 copie)

MC

- Stefano De Ponti – "Like Lamps On By Day" (50 copie)
- Melampus – "Hexagon Garden" (50 copie)
- Futeisha – "Dannato" (100 copie)
- Futeisha – "Alegrìa y duelos de mi alma" (150 copie)
- HEXN – "Al-khïmiyya" (150 copie)
- Giona Vinti – "Nox/Lux" (70 copie)

Tape Crash Series:

- My Cati is an alien / Gelba (100 copie)
- Tante Anna / Edible Woman (100 copie)
- Silent Carnival / Sneers (100 copie)
- Stefan Christoff / Post Mortem (100 copie)
- Mulo Muto / B E T A (70 copie)
- Simon Balestrazzi / UNCODIFIED (70 copie)
- Mattia Coletti & Own Road / Powerdove (70 copie)
- Soft Black Star & Zeno Gabaglio / Mike Cooper (70 copie)
- Bob Corn & My Dear Killer – "Canzoni in silenzio" (100 copie)
- Eugenoise / The Lay Llamas (70 copie)
- Harshcore & Der Einzige – "Live in Graz" (70 copie)
- Luca Sigurtà & Praying for Oblivion / Torba (50 copie)
- Arrington de Dionysio & Mr. Sutak’s group / Devasquartet (30 copie)
- Mattia Coletti / Mesta (30 copie)
- Icydawn / All Scars Orchestra  (30 copie)

Puoi stilare una top five delle produzioni pubblicate su nastro che hanno “venduto” di più?

«In realtà, tutte le cassette pubblicate, eccetto l’ultima degli Houstones, che però è ancora giovane, sono andate esaurite. Se dovessi fare una classifica di velocità, la top five sarebbe sicuramente questa: 1. Fabrizio Modonese Palumbo – "Doropea", 2. My Cat is an Alien / Gelba -  Tape Crash, 3. Futeisha – "Alegrìas y duelos de mi alma", 4. Polvere – "The Polvere’s Farewell", 5. Mike Cooper / Soft Black Star & Zeno Gabaglio – Tape Crash».

Vuoi entrare nel dettaglio della serata?

«Sarà una serata "classica", con un gruppo spalla e un ospite principale. Apriranno gli indigeni Houstones nella loro rinnovata formazione a trio, freschi del loro omonimo debutto, ma già al lavoro da tempo su quel che sarà il seguito, con il loro rock tra grunge, stoner e psichedelia. Come ospite principale avremo il piacere di ospitare Dagger Moth, progetto della ferrarese Sara Ardizzoni: due dischi da solista dopo l’esperienza con i Pazi Mine. Per la prima volta in Ticino, voce, chitarra ed effetti per una presenza struggente e magnetica, che non mancherà di affascinare il pubblico ticinese e che spero possa essere una buona chiusura per l’avventura OBR…».

Nel corso dell’evento allestirai anche un mercatino con il materiale che ti è rimasto in magazzino?

«Tutto il materiale di OBR disponibile attualmente sarà ovviamente in vendita… Non mi è rimasto molto, ma avremo con noi alcune copie di "Brahim Izdag" degli Sparkle in Grey, i lavori degli Houstones, i lavori di Dagger Moth e, forse, qualche sparuta copia di produzioni ormai esaurite…».

Quali i tuoi prossimi progetti in ambito musicale?

«Principalmente ascoltare ed acquistare ottima musica, seguendo consigli dei bene informati e di qualsiasi persona che ne abbia da dare! Lascio un Ticino musicale che mi sembra competitivo con il resto della Svizzera e con l’Italia, con talenti invidiabili e molto forti. Continuerò a seguire ovviamente anche loro, con un occhio di riguardo e lo stereo perennemente acceso…».

 

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