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Grande e poliedrico attore, ha lavorato con alcuni tra i migliori registi in circolazione
LOS ANGELES - Compie 60 anni uno degli attori più poliedrici e rispettati degli ultimi decenni: Jon Turturro.
Nato il 28 febbraio 1957 a Brooklyn, italo-americano, ha all'attivo ormai un centinaio di titoli. Capace di passare dalla commedia a film decisamente più drammatici, ha debuttato nel 1980 (anche se in un ruolo non accreditato) in "Toro scatenato" di Martin Scorsese. Una semplice comparsa, ma solo quattro anni dopo era nel cast di "Cercasi Susan disperatamente". Da allora la sua carriera è stata sempre in ascesa: in pochi anni ha lavorato con William Friedkin ("Vivere e morire a Los Angeles"), Woody Allen ("Hannah e le sue sorelle"), di nuovo Martin Scorsese ("Il colore dei soldi"), Michael Cimino ("Il siciliano") fino a giungere a una delle due collaborazioni più importanti per la sua carriera: quella con Spike Lee.
L'altro incontro fondamentale per Turturro è quello con i fratelli Coen: si inizia con "Crocevia della morte", al quale seguono "Barton Fink", "Il grande Lebowski" e "Fratello, dove sei?". Ruoli molto caratterizzati, ma indimenticabili.
