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REGNO UNITO / CANTONERacconto di un ticinese ai Bafta: «Ero incredibilmente teso e felicissimo»

14.02.17 - 06:00
Victor Hugo Fumagalli ha composto le musiche di "A Love Story", premiato quale miglior cortometraggio d'animazione
Racconto di un ticinese ai Bafta: «Ero incredibilmente teso e felicissimo»
Victor Hugo Fumagalli ha composto le musiche di "A Love Story", premiato quale miglior cortometraggio d'animazione

LONDRA - Quella di domenica è stata indubbiamente una serata speciale per Victor Hugo Fumagalli: il musicista 30enne ha composto le musiche di "A Love Story", premiato quale miglior cortometraggio d'animazione. I Bafta sono tra i principali premi cinematografici europei, e sono considerati a buon diritto gli "Oscar" britannici.

Abbiamo scambiato due chiacchiere con lui, e non ha nascosto la grande emozione che ha provato a salire sullo stesso palco di stelle come Ken Loach, Emma Stone, Nicole Kidman, Penelope Cruz, Dev Patel e moltissimi altri.

Come ti sentivi domenica sera durante la cerimonia di consegna dei premi?

«Incredibilmente teso e felicissimo! Trovarsi catapultati in una realtà che conosci solo tramite la Tv o i media ti offre un miscuglio di emozioni. In realtà eravamo un po' scettici, perché l'animazione in gara è piuttosto particolare: stop motion, e prevalentemente fatta di lana. Però siamo grati e onorati che abbia destato così tanto interesse. Siamo impazziti quando abbiamo sentito: "...and the winner is: A Love Story!"»

Come spiegheresti al pubblico ticinese "A Love Story"?

«"A Love Story" è la storia di un incontro tra due creature con diverse personalità. Il loro legame verrà però sconvolto da un'improvvisa depressione che porterà la coppia a domandarsi su cosa dovranno fare. È una storia che puó essere letta in diversi modi, ma che alla fine è fatta d'emozioni che noi tutti conosciamo».

Su cosa ti sei basato per creare la colonna sonora? Quali strumenti hai usato prevalentemente?

«Ho parlato molto con la regista Anushka Kishani Naanayakkara, e lei aveva le idee molto chiare su quello che voleva. Oltre alle musiche "bozze" composte durante la produzione abbiamo usato anche della musica d'esempio, per permetterci di capire che strade intraprendere. Da qui siamo poi giunti alla conclusione, anche grazie all'aiuto del sound designer Marcin Szumilas, che l'uso della voce umana più il supporto di una Kalimba avrebbe creato l'atmosfera che cercavamo. Ho registrato diverse voci femminili e maschili per aver materiale su cui poi comporre il resto della musica».

Il 2016 è stato un anno ricco di riconoscimenti per te, e il 2017 parte bene: cosa ti riserva il futuro?

Il 2016 è stato un anno davvero molto interessante. Sono molto grato alle menti creativi con le quali ho avuto il piacere di lavorare frequentando la National Film & Television School (prestigiosa scuola britannica, ndr). Ho lavorato ad animazioni, film di fiction, documentari e videogames. Questi lavori stanno girando per diversi festival in tutto il mondo (e hanno fruttato a Victor vari premi, ndr). Il 2017 ha portato un Bafta che è stato davvero una sorpresa per tutte le persone coinvolte nel progetto.

Al momento ho alcuni lavori in corso: un documentario, un feature film, un videogame, un'animazione e altri progetti che non hanno a che vedere con l'immagine. Mi piace collaborare con artisti che possano darmi una ventata d'aria fresca. Persone come Be-Secret (Mattia Bordignon), Camila Koller e Stendeck. Piano piano faccio i miei passi».

Vivi tra Londra e Tremona: quale rapporto hai ancora con il Ticino?

«Faccio avanti e indietro in base al lavoro. Con il Ticino ho un buon rapporto: ci sono belle menti con cui lavoro, ho lavorato in passato e spero di lavorare in futuro. Spero davvero di coltivare questi rapporti perché li reputo interessanti e molto validi. Al momento sto lavorando al documentario di Olmo Cerri, "Non ho l'etá", prodotto da Tiziana Soudani (Amka Films Productions)»

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