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CONFINE«Quella volta che ci fermarono in dogana a Chiasso e ci "sequestrarono" nostro figlio»

03.01.17 - 13:30
Lo ricorda la moglie di Ivan Graziani, il cantautore - autore di "Lugano addio" - scomparso il primo gennaio di 20 anni fa
«Quella volta che ci fermarono in dogana a Chiasso e ci "sequestrarono" nostro figlio»
Lo ricorda la moglie di Ivan Graziani, il cantautore - autore di "Lugano addio" - scomparso il primo gennaio di 20 anni fa

COMO - Scomparso venti anni fa, il primo gennaio 1997, il cantautore Ivan Graziani è ricordato anche e soprattutto per la sua canzone "Lugano addio", principale omaggio dedicato da un cantautore italiano alla città ticinese.

Come omaggio nell'anniversario della sua morte il Corriere di Como ha raccolto e riportate alcune testimonianze relative al suo lungo periodo comasco che lo ha visto collaborare con Lucio Battisti e Mogol.

Fra i ricordi, ce n'è anche uno dedicato al Canton Ticino e a una sfortunata gita "oltre frontiera". A riportarlo è la moglie, Anna Bischi: «Ci recavamo spesso in Canton Ticino, Superare la dogana aveva il suo fascino, non come oggi, che è cosa normale. Le frontiere separavano davvero due Paesi. Ci facevano scendere dalla macchina e ci perquisivano».

Un giorno, però, non tutto va per il verso giusto: «Una volta a Chiasso hanno preso nostro figlio e l’hanno praticamente sequestrato. Continuavano a chiedergli se noi fossimo i suoi veri genitori e lui piangeva».

"Lugano addio" esce nel 1977 sul quinto album di Graziani, "I lupi". Il brano, come diversi altri pezzi dell'album, venne registrato nello studio di Mogol ad Anzano del Parco (CO). Il disco resterà in hit parade per 38 settimane.

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