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MEDIO ORIENTEIl nuovo "Arab Idol" è palestinese

26.02.17 - 18:59
Boato di entusiasmo ieri notte a Betlemme, dopo la vittoria di Yacoub Shahin
Il nuovo "Arab Idol" è palestinese
Boato di entusiasmo ieri notte a Betlemme, dopo la vittoria di Yacoub Shahin

RAMALLAH - Un boato di entusiasmo si è levato la scorsa notte da una folla che gremiva la piazza della Mangiatoia quando da un maxischermo in collegamento televisivo con Beirut è giunta la proclamazione della nuova Star della musica mediorentale:

È il secondo palestinese negli ultimi quattro anni a conquistare quel riconoscimento che gli spalanca le porte delle sale per concerti più famose e delle compagnie discografiche che contano.

Seduto in prima fila il solitamente compassato Jibril Rajub - ex uomo dei servizi di sicurezza, esponente di spicco di al-Fatah e potenziale successore di Abu Mazen - ha immediatamente abbracciato i presenti, mentre nella piazza sventolavano le bandiere palestinesi. Oggi il successo canoro di Shahin domina le prime pagine, mentre le strade della sua città sono tappezzate con le sue gigantografie e le teenager locali già ostentano t-shirts col suo volto.

Arab Idol è probabilmente la gara musicale più seguita in Medio Oriente e ieri sera, in occasione della finalissima, in Cisgiordania e a Gaza le strade si sono svuotate mentre la popolazione era incollata davanti ai televisori. Lo stesso presidente Abu Mazen, in visita nei giorni scorsi a Beirut per questioni di Stato, ha trovato il tempo di chiacchierare con i tre finalisti: oltre a Shahin c'erano l'arabo israeliano Amir Dandan (residente in Usa) e lo yemenita Ammar al-Azaki (che vive in Arabia Saudita).

Negli studi televisivi di Beirut si sono anche visti ieri altri esponenti politici palestinesi, fra cui uno dei figli di Abu Mazen e l'uomo d'affari Munib al-Masri. Hamas, in questa occasione, ha invece preferito mantenere un profilo più basso: ha autorizzato a Gaza i festeggiamenti popolari, ma poi ha fatto rilevare che sono ben altre le vittorie di cui il popolo palestinese necessita. Ed esponenti religiosi hanno rilevato che l'Islam non vede di buon occhio le gare canore.

Shahin, è cresciuto in una famiglia cristiana e fin da giovane è stato avviato alla musica dal padre, che pure ha fama di essere un buon cantante. Ha studiato al Conservatorio palestinese di musica Eduard Said, specializzandosi nell' 'oud' (il liuto locale) e poi, fin da bambino, ha partecipato a gare canore locali, facendosi subito notare.

Sui social sono tantissimi i complimenti per la sua performance e c'è chi lo ringrazia per aver regalato al suo popolo una rara serata di svago e di eccitazione. Molti si dicono certi saprà essere all'altezza del suo predecessore palestinese Muhammad Assaf, l'Arab Idol del 2013, che alla carriera artistica ha saputo poi unire missioni umanitarie condotte per conto dell'Onu. Un motivo di orgoglio in piu' per i palestinesi.

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