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Un giro della morte per la presentazione di un nuovo modello? Non accade certo tutti i giorni. Ecco qualche dettaglio raccolto dietro le quinte.
È sempre necessario lasciare il segno. Specialmente durante i saloni dell’automobile, in cui le novità sono talmente tante che il rischio di venir eclissati o di cadere nell’oblio è dietro l’angolo. C’è un costruttore quest’anno che questo genere di preoccupazione di sicuro non ce l’ha avuto in quanto ha pensato bene di sfruttare l’anteprima mondiale per stabilire un nuovo primato mondiale, e non certo di quelli noiosi.
Il precedente record per il compimento di un “giro della morte” con un’automobile è stato assegnato nel 2012. Allora il diametro percorso era di 18,29 metri mentre il costruttore britannico si è cimentata in 19,08 metri – 79 centimetri che fanno la differenza. Un’esibizione per la quale è stata necessaria una grande preparazione. I tecnici per la realizzazione della struttura, le varie simulazioni al fine di verificare la fattibilità dell’impresa e non da ultimo il pilota (Terry Grant) per sopportare una sollecitazione fisica che arriva fino all’impressionante valore di 6,5 g. Per quanto concerne invece l’automobile si è utilizzata una Jaguar F-Pace completamente di serie, rivista unicamente nelle dotazioni di sicurezza tra cui gabbia protettiva e serbatoio.
Massima precisione durante la guida, dato che l’inglese deve effettuare il suo ingresso nella struttura esattamente a 87 chilometri orari, toccherà i 15 all’ora nella sommità della struttura per poi uscirne di nuovo ad oltre 50 km/h. Il tutto di fronte ad una numerosa folla radunatasi per seguire dal vivo l’avvenimento. Un successo coronato da uno spettacolo pirotecnico e che ha stupito molti nel vedere che lo stesso giro della morte è stato compiuto all’interno della seconda cifra dell’ottanta, indicante gli anni del costruttore britannico.
Uno show creato ad hoc per attirare l’attenzione sia sul marchio ma in particolare sulla nuovissima Jaguar F-Pace, il primo SUV di casa Jaguar in cui sono racchiuse alcune tra le più grandi ambizioni dei suoi dirigenti. Prestazioni pari ad una Porsche Macan, praticità ai livelli duna BMW X5 nonostante le dimensioni inferiori, design ispirato all’amata F-Type, multimedialità d’avanguardia. Ed è proprio in merito all’impresa compiuta che si ama sottolineare come questo sia anche stato possibile grazie ad un telaio realizzato in buona parte con alluminio (80%) e ai potenti motori i quali arrivano ad erogare anche 380 cavalli.
