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«È stato Ciro a salvare il fratellino Mattias dal terremoto»

ITALIA«È stato Ciro a salvare il fratellino Mattias dal terremoto»

22.08.17 - 11:11
Il bambino ha spinto il fratello sotto al letto con lui e ha comunicato con i soccorritori. È l'ultimo estratto dalle macerie, a 16 ore dal terremoto
Keystone
«È stato Ciro a salvare il fratellino Mattias dal terremoto»
Il bambino ha spinto il fratello sotto al letto con lui e ha comunicato con i soccorritori. È l'ultimo estratto dalle macerie, a 16 ore dal terremoto

ISCHIA -«È stato Ciro a salvare il fratellino Mattias». Il comandante della Tenenza di Ischia della Guardia di Finanza è commosso nel raccontare le operazioni di soccorso dei tre bambini rimasti intrappolati nel crollo di una palazzina in località La Rita, del comune di Casamicciola dopo la scossa di magnitudo 4.0 che ha colpito l’isola di Ischia alle 20.57.

«Dopo la scossa lo ha preso e lo ha spinto con lui sotto al letto - continua Andrea Gentile -, un gesto che sicuramente ha salvato la vita a entrambi. Poi con un manico di scopa ha battuto contro le macerie e si è fatto sentire dai soccorritori».

Ciro estratto per ultimo dopo 16 ore - Pasquale, Mattias e Ciro sono salvi. L'ultimo tweet dei Vigili del Fuoco alle 13:12: «Senza dubbio: anche Ciro è salvo!». Anche Ciro "l'eroe", è stato quindi raggiunto dai soccorritori, dopo 16 ore sotto le macerie. I tre bambini hanno tenuto tutti con il fiato sospeso dalle 21 di ieri sera, ma sono stati estratti dalle macerie e stanno bene. 

Pasquale, il più piccolo di 7 mesi, è stato estratto vivo - tra gli applausi dei presenti - alle 4 di stamattina. «Miracolo» hanno scritto su Twitter i soccorritori. I Vigili del fuoco sono rimasti in contatto con i due fratelli più grandi per tutta la notte. «Ciro, abbiamo preso il tuo fratellino piccolo», si sente rassicurare il bambino in un video.

I bambini - secondo la protezione civile - erano doloranti ma vigili. Stamattina presto i Vigili erano riusciti a passare loro una bottiglietta d’acqua. La difficoltà nel raggiungerli era dovuta alla presenza di solai e colonne di cemento, che dovevano essere rimossi pezzo per pezzo per creare dei piccoli varchi.

Due morti e 39 feriti - Sono due le donne morte nei crolli e 39 persone sono rimaste feriti. Duemila gli sfollati a Casamicciola e altri 600 a Lacco Ameno, sull'isola di Ischia. Il numero è stato reso noto dal capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, che oggi ha incontrato i sindaci dell'isola per fare un primo punto della situazione.

«L'abusivismo non c'entra» - I sei sindaci dei comuni dell'isola di Ischia, in una nota congiunta, «deplorano le notizie false relative a presunti danni e crolli in tutta l'isola e alle inesistenti connessioni tra l'evento sismico e i fenomeni legati all'abusivismo edilizio, rilevando che i crolli circoscritti alla zona colpita hanno interessato per lo più strutture antiche tra le quali anche una chiesa già distrutta dal terremoto del 1883 e poi riedificata».

Quindici ricoverati - Restano in 15 i ricoverati all'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno (Napoli) sui 39 trasportati subito dopo il terremoto di ieri sera. Gli altri feriti sono stati dimessi. Uno, invece, è stato portato in eliambulanza all'ospedale Cardarelli di Napoli dove si trova ricoverato in prognosi riservata. Ne ha dato notizia il direttore sanitario del Rizzoli, il dottor Luigi Capuano.

Frattura per Ciro, traumi per Mattias - Ciro ha riportato escoriazioni e piccole ferite multiple, con la frattura del terzo metatarso del piede destro. Lo si apprende da fonti ospedaliere dopo gli accertamenti diagnostici e radiologici.

Il fratellino Mattias, di 8 anni, ha riportato un lieve trauma cranico, traumi alla clavicola e braccio sinistri, ed escoriazioni multiple al torace. Per entrambi è stato disposto il ricovero.

Il neonato sta bene - Pasquale ha riportato una lieve escoriazione frontale destra ma la Tac ha dato esito negativo, dunque con ogni probabilità non sarà ricoverato e verrà dimesso nelle prossime ore. Lo si apprende da fonti ospedaliere.

12 feriti ricoverati, uno a Napoli - «Abbiamo avuto 42 accessi al pronto soccorso dopo la scossa di ieri notte, alcuni sono stati medicati e poi dimessi, ad ora ci sono 4 pazienti ricoverati in terapia medica, 4 in chirurgica e 4 in ortopedica». Lo dice la direttrice sanitaria dell'ospedale Rizzoli di Ischia, Virginia Scafarto, nel corso di una conferenza stampa.

«Per un solo paziente coinvolto nel sisma è stato disposto il trasferimento a Napoli perché aveva una frattura del bacino che sembrava preoccupante ma ora è ricoverato e sta bene», aggiunge.

Bilancio definitivo, 42 feriti, uno grave - «Si può dichiarare chiusa l'attività di emergenza-urgenza sanitaria in favore delle vittime del terremoto che ha colpito l'isola di Ischia nella serata di ieri». Così in una nota l'azienda sanitaria locale (asl) Napoli 2 nord da cui dipende l'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Il bilancio definitivo è di 42 feriti, di cui solo 16 hanno richiesto un ricovero.

Uno di essi è stato trasferito già nella notte di ieri al Cardarelli di Napoli, a causa di gravi ferite che richiedevano cure di alta specializzazione: l'uomo è ricoverato con prognosi riservata. Al Rizzoli di Ischia sono terminati gli ultimi interventi chirurgici volti a ridurre le fratture e ricomporre le ferite.

Tutti i feriti e i familiari sono stati supportati dall'intervento di quattro psicologi ed uno psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale dell'asl. I sanitari prevedono che entro 5 giorni tutti i feriti ricoverati al Rizzoli possano tornare a casa.


 
 

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