«Ci sono rifiuti tossici che fanno propagare le fiamme e avvelenano l’aria»
NAPOLI - Fiamme e fumo si alzano dal Vesuvio e la situazione peggiora di giorno in giorno da una settimana a questa parte. La situazione è molto seria e, come avvisa la Protezione Civile della Campania, è necessario il supporto di mezzi aerei. Per il momento hanno operato un S64, un Canadair e un elicottero regionale in supporto a carabinieri forestali, vigili del fuoco, protezione civile e personale dell'antincendio boschivo della Sma Campania oltre a squadre di volontari.
Il fronte del fuoco si estende per circa 2km di lunghezza. Tre sono i focolai che in seguito si sono uniti: Somma vesuviana, Tre Case e Ottaviano. Le strade sono state sbarrate e le abitazioni sono a rischio, così come la vicina autostrada, tanto che alcune famiglie sono state fatte evacuare e altre si sono allontanate spontaneamente.
L’origine dovrebbe essere dolosa perché è stato spiegato che «l’autocombustione non esiste». Da tempo l’associazione salute e ambiente Vesuvio e il parroco Marco Ricci lanciano l’allarme: «Ci sono rifiuti tossici che fanno propagare le fiamme e avvelenano l’aria. Il fumo infatti è nero. Dietro tutto questo c’è un disegno criminale - viene spiegato dal religioso su il Corriere della Sera - se ci si arrampica più in alto sul Vesuvio la traccia arriva proprio da rifiuti sversati ai bordi delle strade e nelle riserve del parco nazionale».