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NUOVA ZELANDALa tragedia delle balene: 400 spiaggiate, 275 morte

10.02.17 - 08:06
Si aspetta l’alta marea per spingerle in mare
La tragedia delle balene: 400 spiaggiate, 275 morte
Si aspetta l’alta marea per spingerle in mare

WELLINGTON  - È corsa contro il tempo in Nuova Zelanda nel tentativo di salvare centinaia di balene che si sono arenate nelle scorse ore nella spiaggia di Farewell Spit nell'isola meridionale.

Oltre 400 gli esemplari di Globicephala melas spiaggiati, tre quarti dei quali purtroppo già morti all'arrivo dei primi soccorsi.

L'incidente, uno dei peggiori nella storia del Paese, è avvenuto in un tratto di costa nella regione della Golden Bay, nel nord dell'isola meridionale, che in passato è già stato teatro di episodi simili. I media locali riferiscono di centinaia di volontari ed ambientalisti che si sono lanciati in una disperata operazione di salvataggio fin dalle prime ore del mattino, prendendosi cura di questi mammiferi marini o incoraggiandoli a nuotare nella giusta direzione verso il mare aperto.

In molti hanno formato una catena umana in acqua evitando che gli animali ritornassero verso la costa. Altri invece si sono occupati di quelli arenati coprendoli e bagnandoli con secchiate di acqua per evitare la loro disidratazione. Si spera nell'alta marea che potrebbe aiutare alcune delle balene pilota a salvarsi.

Mike Ogle del dipartimento ambientale - scrive il sito web Radionz - ha avvertito che è troppo pericoloso rimanere accanto alle balene durante la notte. "Al buio compaiono animali selvatici e non vogliamo nessuno nei dintorni - ha detto -. Soltanto alle prime luci dell'alba si potrà capire se si saranno salvati. E' già accaduto altre volte che riprendessero il mare da soli ed è stato meraviglioso, dunque dobbiamo solo attendere e sperare in meglio".

Sulla stessa linea anche il manager di Takaka DoC operations, Andrew Lamason che al quotidiano Nzherald, ha confermato che i soccorritori hanno lasciato la spiaggia intorno alle 20 e 30 ora locale, aggiungendo che molti dei cetacei erano in "grande difficoltà".

Secondo il ranger Kath Inwood la spiaggia è una sorta di trappola per le balene, che le confonde e rende loro difficile rientrare nel loro ambiente naturale, scrive l'Ap.

La Nuova Zelanda mantiene il triste primato di balene spiaggiate al mondo e quest'ultimo episodio è tra i peggiori mai registrati finora. Nel 1918 mille balene pilota trovarono la morte sulle isole Chatham Islands, mentre nel 1985 furono 450 quelle che non riuscirono a salvarsi ad Auckland.
 
 

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