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Entrare nel paese che non c'è più

ITALIAEntrare nel paese che non c'è più

27.08.16 - 09:11
La telecamera di Tio tra le macerie di Amatrice
Ticinonline/20minuti
Entrare nel paese che non c'è più
La telecamera di Tio tra le macerie di Amatrice

AMATRICE – Entrare nel paese che non c'è più, non è facile. A causa delle strade precarie, chiuse, riaperte, richiuse più volte con le scosse delle ultime ore (costanti, anche se sempre più lievi). Per l'off-limits imposto dalle autorità agli ingressi del paese. Ma una via laterale, un cancello malchiuso, la porta divelta di una casa offrono accessi “di servizio” a chi voglia entrare: Amatrice è città aperta, senza difese, e i malintenzionati ne approfittano. Così la telecamera di Tio.ch è scesa tra le rovine del paese, al centro del terremoto che ha sconvolto il centro Italia.

Pochi minuti, perché l'aria è greve; le scosse – ancora percettibili – fanno tremare la polvere, che penetra nei polmoni. Dopo pochi passi s'inizia a sentirla dentro. Ma i soccorritori – gli unici ad avere accesso al centro storico da mercoledì – lavorano senza sosta, concentrati. È una costante, qui: c'è un'indifferenza che regna tra il via vai affaccendato. Ognuno ha sempre qualcosa da fare.

Così nessuno bada all'obiettivo che procede. Avanziamo tra le case abbandonate. Un supermercato sventrato e ancora pieno di merci che i volontari raccolgono (tutto torna utile). La chiesa di San Francesco, simbolo della tragedia: l'orologio fermo all'ora del sisma, sul campanile che – dicono – verrà abbattuto nel pomeriggio.

Intanto, tra le macerie i cani continuano le ricerche: dopo la forte scossa delle 6.30 di stamani, il paese é stato diviso in zone. «Le ricerche sono mirate, non più a tappeto» spiega la responsabile di un'unità cinofila locale: «Finché il conto non sarà finito si continuerà a oltranza». Qualcuno intanto ha affisso un cartello sulle porte di casa (forse per rassicurare parenti e conoscenti): “stiamo tutti bene”. Un “tutti” tristemente relativo, che stride con l'inferno intorno; ma è un respiro di sollievo.

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