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STATI UNITIL’uomo che ispirò l’Ice Bucket Challenge è in ospedale

04.07.17 - 16:00
«Combatte contro questa bestia che è la SLA», fa sapere la famiglia
L’uomo che ispirò l’Ice Bucket Challenge è in ospedale
«Combatte contro questa bestia che è la SLA», fa sapere la famiglia

BOSTON - È in suo nome che, nell’estate del 2014, milioni di persone in tutto il mondo hanno iniziato a versarsi addosso secchi d'acqua gelida e a fare donazioni per la ricerca sulla SLA. Ora, però, il 32enne Pete Frates si trova comunque costretto a combattere contro la sclerosi laterale amiotrofica in ospedale.

Come comunicato dalla sua famiglia su Facebook, l’ex giocatore di baseball è stato ammesso al Massachusetts General Hospital di Boston domenica. «Pete è stato ricoverato e combatte contro questa bestia che è la SLA come un supereroe. Sentiamo il vostro amore e il vostro supporto e vi siamo riconoscenti», si legge sulla pagina Team FrateTrain. In un aggiornamento di lunedì, i familiari aggiungono che «Pete riposa (...) mentre i medici, i farmaci, le preghiere e l’amore continuano ad aiutarlo a rinfrancarsi».

Pete, dal canto suo, ha voluto rassicurare con ironia chi lo sostiene. In un tweet ha preso in prestito una canzone dei Pearl Jam, "Alive", che recita "Sono ancora vivo":

Frates ha ricevuto la diagnosi di SLA cinque anni fa. Prima di ammalarsi, l’americano giocava a baseball come Lou Gehring, il New York Yankees morto a causa della malattia neurodegenerativa nota anche con il suo nome nel 1941. Frates è stato attivo nella squadra dell'università di Boston e in Germania.  

Come riporta Usa Today, l’Ice Bucket Challenge aveva permesso all’Als Association (Associazione Sla) di raccogliere più di 200 milioni di dollari. I fondi avevano consentito alla University of Massachusetts Medical School di identificare un gene implicato nello sviluppo della malattia. Un nuovo medicamento capace di rallentare il processo degenerativo determinato dalla SLA è atteso negli Stati Uniti in agosto.

Nell’Ice Bucket Challenge fatta da Pete Frates (video), l’ex giocatore di baseball -  che già nel 2014 non poteva più parlare - aveva sfidato fra gli altri Barack Obama. L’allora presidente americano, chiamato in causa da molte altre personalità fra cui Justin Bieber, ha rifiutato di versarsi addosso il consueto secchio d’acqua gelida, ma ha fatto una donazione il cui ammontare non è stato rivelato.  

 

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