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La poliziotta in bikini appende la divisa al chiodo

SVEZIALa poliziotta in bikini appende la divisa al chiodo

07.01.17 - 21:07
Delusa dal lavoro sempre più stressante e da una politica che «non si occupa più degli agenti che lavorano in prima linea», la 39enne si dedica alla sua passione: lo sport e il benessere fisico
Foto: mikaelakellner.bloggo.nu/
La poliziotta in bikini appende la divisa al chiodo
Delusa dal lavoro sempre più stressante e da una politica che «non si occupa più degli agenti che lavorano in prima linea», la 39enne si dedica alla sua passione: lo sport e il benessere fisico

STOCCOLMA - Vi ricordate la poliziotta svedese che, nel giugno dell'anno scorso, mentre prendeva il sole in bikini, ha messo ko il ladro che aveva tentato di rubare il cellulare ad una delle sue amiche?

L'immagine della muscolosa agente di polizia, Mikaela Kellner, in uno dei parchi di Stoccolma, aveva fatto il giro del web e per la poliziotta giunse una fama inaspettata.

Ebbene, oggi la Bild-Zeitung, nella sua redazione online, riferisce della decisione dell'agente di polizia di appendere al chiodo la divisa dopo 11 anni di servizio.

Il motivo della sua scelta è di tipo personale. La donna dice di non sentirsi più a suo agio nei panni da poliziotta. E racconta di volere dedicarsi allo sport e alla sua palestra. Al motto di «More than Wellness», Kellner offre un servizio a 360 gradi: allenamento, consulenza alimentare e tutto quello che serve per vivere in modo più sano.

Dopo la sua azione coraggiosa e impeccabile, la donna era stata accusata di razzismo perché, come racconta nel suo blog, in un'intervista aveva dichiarato che il ladro era uno straniero. «Mi dispiace, l'origine del ladro non aveva nulla a che fare con il reato da lui commesso. Mia nonna sopravvisse al campo di concentramento e arrivò in Svezia come rifugiata. Anche mio padre e la sua famiglia erano dei rifugiati».

«Alcuni hanno chiesto se era necessario premere con il mio ginocchio su di lui. Se si guarda la esattamente la foto si vede che il mio ginocchio non entra in contatto con la colonna vertebrale. L'ho fatto perché sapevo che era possibile farlo, anche perché il mio peso corporeo è di 55 kg», ha continuato la donna.

Sulla sua decisione di lasciare la polizia, la 39enne spiega che, a parte l'invito a pranzo con il ministero degli interni svedese, Anders Ygeman, grazie al suo coraggio e sangue freddo, sono poche le soddisfazioni di un lavoro che diventa «mentalmente sempre più faticoso», in un periodo in cui la riorganizzazione della polizia ha portato a «non occuparsi più abbastanza degli agenti che lavorano in prima linea». Una delusione che le ha fatto perdere la vocazione. Tuttavia la donna non ha abbandonato del tutto la sua professione. Infatti si è presa un anno di congedo per dedicarsi alla sua passione. «La professione di agente di polizia è parte della mia identità», ha dichiarato Kellner. E chissà se l'anno prossimo tornerà a indossare la divisa...

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