Cerca e trova immobili
Nominati per il Nobel della pace si dichiarano neutrali, ma vengono finanziati dall'Occidente e l'autenticità dei suoi video comincia ad essere messa in dubbio in una guerra mediatica senza precedenti
MOSCA / LONDRA - Il conflitto siriano continua. E prosegue la guerra mediatica che vede contrapposti gli Stati Uniti, i suoi stati occidentali alleati con il governo siriano e la Russia. Un esempio riguarda i Caschi bianchi, facenti parte della Difesa civile siriana, organizzazione umanitaria di protezione civile formatasi durante la guerra civile nel paese mediorientale.
I Caschi bianchi visti dalla Bild-Zeitung - Oggi sull'edizione online della Bild, il quotidiano più venduto in Europa, è stata pubblicata un'intervista al coordinatore dei Caschi bianchi in Siria. Da che parte stia il quotidiano filogovernativo tedesco è chiaro e lo si capisce dall'introduzione: «i caschi bianchi hanno salvato decine di migliaia di persone dalle macerie provocate dagli attacchi del regime di Assad e dei suoi alleati». Nell'articolo sono allegati video e fotografie che inevitabilmente (e intenzionalmente) toccano la sensibilità delle popolazioni europee, ormai assuefatte dalle immagini e dalle notizie di una guerra senza fine.
Il Mannequin Challenge - Dall'altra parte della barricata c'è chi invece mette in serio dubbio la bontà e la dichiarata neutralità degli elmetti bianchi. Russian TV ha pubblicato sul suo sito internet un articolo in cui si mette in dubbio l'autenticità di un video pubblicato recentemente sul web e poi rimosso, in cui si vedono dei caschi bianchi estrarre dalle macerie di un edificio crollato un uomo apparentemente ferito e ricoperto di polvere.
L'uomo è immobile e due soccorritori cercano di sollevarlo. Ma alla fine la scena non si rivela altro che una sorta di Mannequin Challenge, una delle ultime mode che va per la maggiore sui social media. Infatti, l'uomo non sarebbe stato affatto ferito, e neppure un civile, ma a quanto pare, l'informazione non è confermata, un combattente dell'esercito libero siriano che combatte contro le truppe governative.
Perché questo video? Nessuna risposta - Un video che, come commenta RT, mette in dubbio la credibilità dei caschi bianchi. Quale lo scopo di questo video? L'emittente televisiva russa lo ha chiesto all'organizzazione, ma senza ricevere alcuna risposta.
Eroi? - Ma chi sono i caschi bianchi? Come detto, per i media occidentali sono considerati degli eroi che rischiano la loro vita per salvare quelle degli altri. Quello che però il mainstream non mostra sono scene in cui si vedono i caschi bianchi, che si dichiarano neutrali e disarmati, sventolare bandiere dell'islam fondamentalista in mezzo a persone armate che sparano verso il cielo urlando, "Dio è grande".
Oppure la scena del casco bianco che indica di "raccogliere i cadavere dei Shabiha (espressione che indica i militari del governo di Assad) e di buttarli nella spazzatura".
Neutralità finanziata dall'Occidente - E come fare a credere alla neutralità di un'organizzazione che era stata proposta quale candidata al premio Nobel per la pace quando a finanziarla sono il Regno Unito con 65 milioni di sterline e gli Stati Uniti con 23 milioni di dollari? Sono veramente autentiche le operazioni di salvataggio in cui si vedono bambini ricoperti di polvere estratti vivi dalle macerie prontamente fotografati e filmati da una schiera di paparazzi? I caschi bianchi sono veramente dei soccorritori formati per compiere questo lavoro? Sono queste le domande che vengono poste nel servizio di RT allegato.
La guerra dell'informazione, continua.
