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Mercoledì le agenzie occidentali riportavano di bombardamenti delle forze aree russe e siriane su ospedali di Aleppo. Gli americani hanno incolpato i russi, senza riuscire a dimostrare le accuse
WASHINGTON - Mercoledì 16 novembre l'agenzia italiana Ansa riportava la notizia di bombardamenti aerei da parte dell'alleanza russo-siriana su ospedali di Aleppo e Idlib, "le due regioni investite - sottolineava l'agenzia d'informazione italiana - dalla furia della nuova offensiva aerea russo governativa siriana". Riprendendo la BBC, l'Ansa riferiva dell'uccisione di almeno 21 persone nel bombardamento aereo di un ospedale pediatrico e di un centro di trasfusioni ad Aleppo est". Addirittura, sempre secondo le agenzie occidentali, sarebbero state colpite anche delle ambulanze e tra le vittime vi sarebbero stati anche cinque bambini. Da parte dell'agenzia siriana Sana, come specifica l'Ansa "controllata da Damasco", invece non si faceva menzione di raid aerei, ma si affermava che "decine di civili sono stati feriti da colpi di arma da fuoco esplosi da terroristi ad Aleppo est, fuori dal controllo del governo, mentre protestavano per la presenza di miliziani anti-regime nei quartieri assediati della città".
Inoltre delle imprecisate "fonti sul terreno", assieme ad un'altra agenzia, l'Ondus, (organizzazione con sede in Inghilterra fondata in opposizione al governo di Assad da un siriano musulmano sunnita), parlavano di "altri 20 civili morti in radi aerei russi su Batatbo, località tra Idlib e Aleppo, in una zona fuori dal controllo governativo".
La corrispondente di RT si è recata a Washington per seguire una conferenza stampa in cui John Kirby, portavoce del ministero degli esteri statunitense, il 16 novembre accusava Russia e Siria di avere bombardato ospedali di Aleppo est.
Gayane Chichakyan ha contattato il ministero degli esteri americano attraverso posta elettronica, chiedendo informazioni circa gli ospedali bombardati lo scorso 16 novembre che, come dichiarava il portavoce Kirby nella conferenza stampa sempre tenutasi lo stesso giorno, sarebbero stati colpiti dalle forze aree russe e governative siriane. In risposta alla sua domanda, il ministero statunitense, citando fonti non proprie, ma dell'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), ha risposto che erano stati colpiti tre ospedali ad Atareb, due a Idib ed una clinica mobile a Idlib.
La giornalista di RT ha contattato quindi l'OMS, fonte citata dagli americani, per avere conferma di questi bombardamenti. La conferma c'è stata, ma l'OMS ha precisato di non avere a disposizione né mandati né perizie per stabilire le cause dei danni subiti da questi ospedali né elementi utili per risalire alle responsabilità di questi raid.
Il portavoce del ministero degli esteri americano Kirby, alla domanda precisa posta dalla corrispondente di RT sui responsabili dei bombardamenti sugli ospedali, ha risposto giovedì 17 novembre di non essere in grado di dire "chi e come sono stati compiuti".
In definitiva, le autorità americane non sono riuscite a portare degli elementi concreti che dimostrassero la responsabilita dei bombardamenti aerei da parte delle forze russe o siriane.
Ancora un altro esempio, di come la Siria e il suo popolo si trovino al centro di una guerra non solo fatta di terrore e morte, ma anche di propaganda, in cui la verità è sempre difficile, se non impossibile, da raccontare.
