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Successo per l’anteprima dei “Power Rangers”

CANTONESuccesso per l’anteprima dei “Power Rangers”

06.04.17 - 10:20
Azione, amicizia e fantascienza le parole d’ordine della serata organizzata da tio.ch e 20 minuti
tio.ch
Successo per l’anteprima dei “Power Rangers”
Azione, amicizia e fantascienza le parole d’ordine della serata organizzata da tio.ch e 20 minuti

LUGANO - Grande successo ieri sera per l’anteprima del film “Power Rangers” organizzata da Ticinonline e 20minuti al Cinestar di Lugano.

I duecento fortunati che attraverso il concorso su tio.ch si sono aggiudicati il biglietto, hanno potuto visionare in anteprima le avventure dei cinque amatissimi supereroi dalla tutina variopinta. A chi l'ha visto è piaciuto? Per saperlo guardate il video qui sopra girato proprio al termine della proiezione.

E a noi com'è sembrato?

Ci sono quei cartoni e telefilm per ragazzi che uniscono trasversalmente le generazioni, giovani ed ex-giovani: roba come "Dragon Ball" ma anche i "Transformer", le "Tartarughe Ninja" e i mitici "Power Rangers" ha accompagnato (fra balocchi e tv) infanzia e adolescenza di quasi tutti i teenager, 20enni, 30enni e pure 40enni.

Non è un caso quindi che Hollywood, che queste cose le sa bene, stia da tempo tentando di far leva sulla forza affettiva di questi marchi per portare la gente in sala. Se con i primi tre si è già dato - perlopiù grazie a Michael Bay (per i robottoni e le tartarughe) - all'appello mancavano giusto i 5 supereroi liceali di provincia dalle policrome divise.

A portare le loro avventure sul grande schermo il giovane regista sudafricano (e semi-esordiente) Dean Israelite che sceglie una chiave di lettura un po' diversa da quella patinata (e un sacco anni '90) dell'originale. I nuovi Rangers sono cinque ragazzi un po' tribolati che si conoscono al corso di recupero del sabato al liceo della cittadina di periferia di Angel Grove. 

Il loro bagaglio di "menate" è quello tipico dell'adolescenza: genitori assenti, asfissianti o troppo bacchettoni, lutti pesanti e bravate (si va dal sexting all'incidente stradale) che - per quanto sceme - sembrano enormi e definitive. Lo scoprirsi speciali (in quanto Rangers) e, soprattutto, uniti in una squadra con uno scopo comune li farà rifiorire in un climax finale contro la cattivona di sempre: Rita Repulsa.

È una formula che funziona - e non è un caso, è quella che ha reso grande pure l'Uomo Ragno di Marvel - perché facilita l'immedesimazione. In questo senso grande attenzione da parte di Israelite e i suoi per rendere i Rangers il più inclusivi possibili. Gli originali degli anni '90, diciamocelo, per ingenuità e stereotipi razziali facevano sorridere e un po' di imbarazzo: fra un Black Ranger afromericano una Yellow Ranger asiatica e una Pink Ranger (guarda un po') donna c'era di che mettersi le mani nei capelli.

Sul grande schermo questa cosa cambia un po' e, soprattutto al giorno d'oggi, non poteva essere diversamente. I nuovi Ranger, infatti, sono all'insegna della diversità: etnica, ma anche fisica (ad esclusione dell'atletico e palestrato Red Ranger, gli altri sono decisamente normali) e pure di orientamento sessuale. Una aggiornamento che funziona abbastanza (l'afroamericano passa al Blue Ranger e la Yellow Ranger è latinoamericana) anche se, alla fine, Pink Ranger resta sempre donna.

Passando ai giudizi: "Power Rangers" funziona abbastanza, magari soffre un pochino sul ritmo nella parte dell'addestramento al quale i cinque sono sottoposti per avere l'onore di vestire la sfavillante divisa. Il tutto decolla decisamente quando si comincia a menare le mani seguendo il perfetto canovaccio da telefilm: saltano fuori i mostriciattoli di Rita, arrivano gli Zord, risalta fuori il mostrone e vai di Megazord. 

Plauso particolare alla ributtante Repulsa, interpretata dalla brava Elizabeth Banks, assolutamente all'altezza di molti altri cattivoni d'autore del cinema supereroistico. Bella anche la fotografia e certe scelte di regia di Israelite parecchio coraggiose, soprattutto considerando il genere di film che ha per le mani. Ci aspetta un seguito? Stando a Lionsgate potrebbero essere anche... cinque.

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