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CANNESCharlize Theron, donna-donna per Mad Max

15.05.15 - 11:07
L'attrice: "Miller mi aveva promesso che sarei stata femminile in questo ruolo"
Charlize Theron, donna-donna per Mad Max
L'attrice: "Miller mi aveva promesso che sarei stata femminile in questo ruolo"

CANNES - "Donna-donna per 'Mad Max'. Miller mi aveva promesso che sarei stata femminile in questo ruolo e che non avrei fatto l'eroina che cerca di imitare gli uomini. Una promessa mantenuta". Così oggi al Festival di Cannes una splendida Charlize Theron, protagonista con Tom Hardy di "Mad Max: Fury Road" di George Miller, film fuori concorso in cui interpreta l'imperatrice Furiosa, guerriera con tanto di braccio sinistro bionico.

Un blockbuster a firma del regista australiano che stamani, alla prima stampa, ha ricevuto applausi, a fine film, e ovazioni durante la proiezione. Popcorn movie per eccellenza, "Mad Max" ha il ritmo frenetico del videogioco ed è praticamente senza dialoghi. Solo inseguimenti in una terra post-atomica dove primeggia una banda di neo-nazisti ansiosa di approdare al Wahalla.

Dopo trent'anni è il ritorno dell'eroe della mitica saga incarnata questa volta da Tom Hardy dopo essere stata leggenda con Mel Gibson. "Mad Max: Fury Road", costato 100 milioni di dollari, ci riporta insomma nell'universo post-apocalittico dove le gang si sfidano per benzina e acqua. Max Rockatansky (Hardy) incontra l'imperatrice Furiosa (Charlize Theron) e si allea con lei dopo un'iniziale inimicizia.

Il film vede il ritorno di George Miller alla science-fiction: il creatore australiano infatti aveva iniziato la serie nel 1979, per poi girare "Mad Max 2, il guerriero della strada" (1981) e "Mad Max: Oltre la sfera del tuono" (1985). Da lui oggi in conferenza stampa un omaggio a Gibson che ha visto, seduto accanto a lui, il film alla premiere americana e "si è emozionato. Mi dispiace - dice Miller - per tutto quello che gli è successo in questi anni. Io lo trovo una brava persona ed è anche un bravo regista". E ancora Miller a Cannes: "In realtà non volevo fare altri 'Mad Max', ma poi mi sono lanciato in questa impresa. Comunque - dice rispondendo a una domanda - non è un film femminista anche se ci sono tante donne. E poi c'è sempre Max, un animale folle in lotta per la sua libertà".

"Mad Max" è stato un film difficile per realizzazione e montaggio. "Ci sono pochi dialoghi - spiega Miller - ed è del tutto frammentato anche perché girato non in sequenza. Poi c'era il deserto (il film è stato girato in Namibia) e poteva capitare, per le molte scene d'azione, un incidente da un momento all'altro". Per quanto riguarda il montaggio realizzato dalla moglie, Margaret Sixel, dice: "Era come un cubo di Kubrick. Difficile da mettere a posto". Spiega la Theron, che stasera sarà raggiunta a Cannes da Sean Penn: "Per un'attrice è una grande cosa interpretare un ruolo così. Miller mi aveva promesso che avrei avuto un personaggio che celebrava la femminilità e metteva le donne su un piedistallo" . Riferimenti al presente per l'attrice ci sono: "C'è il problema dell'acqua e quello della desertificazione, insomma della sopravvivenza. E se non facciamo nulla, quello che si vede nel film può accadere e anche in breve tempo".

Da parte di Tom Hardy, invece, tanta modestia: "Mi sono reso conto che il simbolo era sempre Gibson, una cosa stressante da accettare e ho capito così che avrei dovuto cambiare stile".

La saga potrebbe non finire qui: "Per ora mi sento come una donna che ha appena partorito - dice Miller -. Ma ho tanto materiale. Chissà".

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