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"Con questo video hollywoodiano spero di fuggire dal Ticino"

ASCONA"Con questo video hollywoodiano spero di fuggire dal Ticino"

12.09.14 - 07:38
La storia del 26enne Joel Stutz, animatore 3 D costretto a emigrare negli USA: "Ho esperienza da vendere, ma la concorrenza italiana è troppo forte"
"Con questo video hollywoodiano spero di fuggire dal Ticino"
La storia del 26enne Joel Stutz, animatore 3 D costretto a emigrare negli USA: "Ho esperienza da vendere, ma la concorrenza italiana è troppo forte"

ASCONA – “La concorrenza italiana è troppo forte. Me ne devo andare”. A sostenerlo è Joel Stutz, 26enne asconese, di professione animatore 3D. Con la sua storia, il giovane creativo diventa il simbolo di tutti quegli imprenditori ticinesi costretti a dovere fare i conti con i prezzi stracciati promossi dai rivali d’oltre confine. Joel, dopo 3 anni di tentativi, getta la spugna e prepara il suo piano B: un video di altissima qualità per andare alla conquista dell’America. “In Ticino non c’è più speranza, presto partirò per la Silicon Valley. Mi presenterò direttamente alle case di produzione, con il mio video”.   

Duello impari - Ha una solida formazione alle spalle, un’esperienza maturata sia in Svizzera, sia all’estero, in Thailandia, dove ha vissuto per diversi anni. Joel nel 2011 è tornato nella sua Ascona, il luogo in cui è nato e cresciuto. Per lavorare, per svolgere la sua professione. Ora è già costretto a emigrare un’altra volta. “È triste non potere lavorare a casa propria. Ma i clienti che vengono da me per chiedermi un video aziendale o di altro genere fanno sempre il confronto con i prezzi di Milano”.

Costi alti - E, ovviamente, Joel ne esce perdente. “Non ho nulla contro il libero mercato. Ma devo constatare l’amara realtà. In Ticino a nessuno dei tuoi clienti interessa se hai dei costi da ammortizzare perché per realizzare un prodotto di qualità hai usato un programma da 20.000 franchi pagato di tasca tua. Tutti dicono che bisogna sostenere l’economia ticinese. Però quando si è di fronte a una scelta, spesso si va verso la soluzione più economica. Che equivale a rivolgersi al mercato italiano”.  

Una performance d’alta qualità - Due burnout e una paralisi a un dito causati dallo stress. Ora Joel vuole voltare pagina. Con tanto coraggio. I suoi sogni sono tutti riposti in quel video, creato per un imponente complesso residenziale di Lugano. “Per realizzarlo ho dato tutto me stesso. Ci ho messo 5 mesi e l’ho fatto da solo, quando di solito ci vogliono 20 persone. Ho pensato che per farmi davvero notare nel mondo avrei dovuto fare qualcosa di superlativo, di hollywoodiano, che mettesse in evidenza tutte le mie capacità. Ho investito tanto tempo e tanto denaro”.

Il sogno americano - Il video, nel frattempo, è stato messo sul sito web dell’immobiliare. E sta già dando frutti insperati. “Mi hanno contattato varie imprese, che vogliono darmi lavoro. Tutte dall’estero, una da Basilea. Le prendo ovviamente tutte in considerazione”. Joel, comunque, ha già deciso. Tra poche settimane si giocherà il tutto per tutto negli Stati Uniti. “Voglio trovare un ritmo di lavoro sano e bilanciato. Non voglio più stare in Ticino a mangiare nervoso e a spendere tutto il poco che guadagno in spese mediche”.   

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