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STATI UNITIIsis, il video choc della contropropaganda americana

08.09.14 - 19:05
Crocifissioni, esecuzioni, frustate: il terrore dello Stato islamico presentato dagli Stati Uniti. Fonti dell'Onu parlano di 700 bambini uccisi
Foto Keystone
Isis, il video choc della contropropaganda americana
Crocifissioni, esecuzioni, frustate: il terrore dello Stato islamico presentato dagli Stati Uniti. Fonti dell'Onu parlano di 700 bambini uccisi

WASHINGTON - La propaganda dell'Isis corre su Youtube e sui social network. Sono centinaia i ragazzi adescati su internet dall'organizzazione terroristica. Nella sola Germania si stima che sono 400 gli uomini arruolatisi volontariamente all'Isis, e non soltanto tra i figli di immigrati dai paesi islamici, ma anche di tedeschi convertiti all'Islam. Negli Stati Uniti sarebbero un centinaio che hanno abbracciato la causa dell'Isis.

Gli Stati Uniti, che hanno dichiarato guerra all'organizzazione terroristica, hanno lanciato la campagna "Think Again , Turn Away" (Rifletti, allontanati) su Facebook , Twitter e Tumblr. Una controffensiva a cui partecipano il ministero degli esteri con il "Center for Strategic Counterterrorism Communications". Lo stile del video è lo stesso dei terroristi.

 

Il breve video su Youtube dal titolo "Benvenuti nello Stato islamico" si presenta sotto forma di spot. Le immagini sono crude e poco raccomandabili a un pubblico sensibile. Per poterlo visionare, Youtube richiede l'età minima di 21 anni. Il messaggio è chiaro: chi si unisce all'Isis impara come vengono crocifissi, frustati e uccisi i musulmani. Nel video si vedono teste decapitate, moschee che crollano (l'Isis, per esempio, ha distrutto la moschea del profeta Younis in quanto giudicata "meta di apostasia". La moschea, intitolata al profeta Giona, era considerata uno dei più importanti monumenti storici e religiosi e luogo di pellegrinaggio di musulmani sia sunniti sia sciiti).

 

Il finale è sarcastico. Mentre si legge "il viaggio è a buon mercato, non avete bisogno del biglietto di ritorno", si vede un cadavere buttato in un fosso.

 

Sulla pagina facebook della contropropaganda americana, indirizzata soprattutto ai musulmani d'America, si legge: "Non lasciatevi condurre nella pazzia di coloro che vogliono distruggere le famiglie e l'eredità culturale".

 

Al video su youtube non mancano i commenti degli internauti. Uno ha scritto: "Lasciateli andare! Se ne vanno dal nostro paese e vengono uccisi senza causare costi sulle nostre spalle". Altri criticano gli Stati Uniti e la sua politica estera: "Chi ha ucciso milioni di musulmani vogliono ora venire a spiegarci chi è un buon musulmano. La maggior parte dei musulmani non è stupida".

 

Il Tages-Anzeiger, che ha riportato oggi la notizia, si chiede se questo video non potrà rivelarsi un boomerang per gli Stati Uniti e osserva che gli effetti di questa controffensiva propagandistica si potranno osservare non immediatamente

 

Bambini uccisi - "Sappiamo che fino a 700 bambini sono stati uccisi o mutilati in Iraq dall'inizio dell'anno, anche con esecuzioni sommarie" dall'Isis: lo ha detto Leila Zerrougui, rappresentante speciale dell'Onu per i minori nei conflitti armati, al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

 

"Sono profondamente preoccupata per i recenti attacchi dell'Isis contro le minoranze, compresi donne e bambini, nella zona sotto il loro controllo in Siria e in Iraq", ha aggiunto, precisando di essere "inorridita dal totale disprezzo per la vita umana dimostrato dallo Stato Islamico".

 

Leila Zerrougui ha poi affermato che l'Isis ha reclutato bambini di 13 anni come soldati, mentre altri sono stati sfruttati come attentatori suicidi.

 

Il Gran Mufti d'Egitto: "Isis non ha nulla a che fare con l'Islam" - Le azioni dello Stato islamico, comprese le profanazioni di mausolei sacri e tombe dei profeti, "non hanno nulla a che fare con l'Islam o ogni altra religione. Lo ha detto il Gran Mufti d'Egitto, Chawqi Allam, in un nuovo attacco delle massime autorità religiose musulmane sunnite all'Isis.

 

 

ATTENZIONE - La visione non è indicata a un pubblico di età inferiore ai 18 anni, per la presenza di scene di violenza che ne rendono la visione adatta ai soli adulti

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