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BERNAIgnazio Cassis in Camerun con Miss Svizzera

21.07.14 - 10:05
Il politico ticinese Ignazio Cassis (PLR), membro del Consiglio nazionale, e Miss Svizzera Dominique Rinderknecht hanno passato una settimana in Camerun a inizio luglio per visitare un progetto sanitario di FAIRMED in favore dei pigmei Baka
Ignazio Cassis in Camerun con Miss Svizzera
Il politico ticinese Ignazio Cassis (PLR), membro del Consiglio nazionale, e Miss Svizzera Dominique Rinderknecht hanno passato una settimana in Camerun a inizio luglio per visitare un progetto sanitario di FAIRMED in favore dei pigmei Baka

BERNA - Ignazio Cassis, con la fronte bagnata e la maglietta madida di sudore, si protegge all’ombra dell’enorme albero di mango davanti al centro sanitario di Kwoamb, nel mezzo dell’impenetrabile foresta pluviale del Camerun. “È un miracolo, ha smesso di piangere!”, esclama Cassis dopo aver versato nella bocca della piccola Therese, di soli due mesi, una capsula di Vitamina A. I bambini fra 2 e 10 anni, che aspettano il vaccino sulle panche sotto l’albero, rispondono alla battuta con risate fragorose. “In bocca al lupo”, dice con un sorriso di incoraggiamento alla madre Moise, una ventottenne di etnia pigmea, e le porge la piccola. “Buona fortuna!”

Cassis e la Miss - “Guarda qui, devi aprire la sua bocca un po’ di più”, spiega Cassis a Miss Svizzera Dominique Rinderknecht, che vicino a lui somministra il vaccino antipolio a un bambino dopo l’altro. “Grazie, Ignazio”, dice Dominique raggiante. Anche dopo due ore senza pause a vaccinare e prendere le misure dei bambini, nei due non si scorgono segni di stanchezza. “Per me è importante aiutare in questa iniziativa”, dichiara Cassis. “Queste povere persone hanno bisogno immediato di sostegno medico. FAIRMED funziona secondo il principio ‘think globally, act locally’, in modo molto semplice, rapido ed efficace. Non posso che dare il mio supporto incondizionato.”

Bagni sporchi? Nessun problema! - Ignazio Cassis si è spostato in Camerun per una settimana, in compagnia di Miss Svizzera e del team di FAIRMED. “Abbiamo chiesto a Ignazio Cassis di accompagnarci perché sapevamo che non si tratta solo di uno specialista riconosciuto in materia di salute pubblica, ma anche di un uomo molto simpatico”, dice il direttore di FARMED, René Stäheli. 

Di solito, i bagni a disposizione durante il viaggio sono vecchi e sporchi, gli scarichi difettosi a causa della carenza d’acqua e la carta igienica è un’utopia. A Kwoamb, Ignazio Cassis ha occupato una stanza con un pavimento pieno di scarafaggi, e ha condiviso con i sette altri componenti della spedizione una doccia dalla quale sgorgava un’acqua sporchissima che proveniva dal tetto. “900 giorni di servizio militare mi hanno abituato all’assenza di comfort e da bambino dovevo condividere un bagno con le mie tre sorelle, così ho imparato ad aspettare.”

Incontro con i malati di lebbra - Durante il viaggio nel Paese, la delegazione svizzera ha incontrato numerosi malati di lebbra. In un villaggio vicino a Mindourou è stato trovato il quindicenne Gilbert, le cui dita erano già seriamente mutilate. Al ragazzo sono stati promessi medicinali. Gilbert aveva addosso al corpo i segni della lebbra. "È incredibile che questo bel giovane sia mutilato così gravemente e che nessuno abbia fatto nulla cinque anni fa, con l’arrivo delle prime tracce della lebbra”, ha dichiarato Cassis. “Prima di questo viaggio pensavo che la lebbra facesse parte della storia del XIX secolo, ma invece è qui e non viene trattata. Sono rimasto molto colpito.”

Pernottamento in una capanna Baka - “Per me come parlamentare, è importante vedere come funziona la cooperazione volta allo sviluppo. Questa esperienza è stata molto emozionante”, ha dichiarato Cassis. “Da una parte ora so perché lo Stato deve spendere soldi per questo, dall’altro si nota ancora di più il contrasto con gli svizzeri eccessivamente assistiti, che hanno troppo di tutto. Se potessimo dare il dieci per cento della nostra assistenza sanitaria agli africani, andrebbe meglio per entrambi, sia per noi che per loro.” Cassis ha trascorso la sua ultima notte nella foresta africana in una capanna Baka di rami, in una foresta tropicale difficilmente accessibile.

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