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VIDEO INTERVISTAAlex Britti, artista "libero e felice"

31.10.13 - 07:48
Abbiamo incontrato il cantautore e chitarrista romano poco prima dello showcase che ha tenuto martedì sera tra le mura degli studi Rsi di Besso.
Tio/ Davide Rotondo
Alex Britti, artista "libero e felice"
Abbiamo incontrato il cantautore e chitarrista romano poco prima dello showcase che ha tenuto martedì sera tra le mura degli studi Rsi di Besso.

LUGANO - Alex Britti è uno di quelli veri: naturale, genuino, senza troppi grilli per la testa. Ha voglia di raccontarsi, di portarci nel mezzo di quelle musiche, all’interno di quelle canzoni, che da sempre scalpitano dentro di lui.

La prima sensazione è quella di essere seduto al bar con un vecchio amico, pronto a scambiare i ricordi di un’esistenza fatta di musica, «per passione», sottolinea Alex. Perché non è così per tutti coloro che si catapultano ai vertici delle classifiche, oramai è risaputo: a celarsi dietro ai successi, spesso si muovono calcolatissime strategie di marketing. Ed è proprio per questo motivo che ora come ora Alex Britti si sente più «libero», soprattutto dopo avere dato alle stampe il suo ultimo album, il settimo, dal titolo “Bene così”, pubblicato lo scorso mese di giugno tramite It.Pop, una label indipendente, non una major. «È un disco diverso, più sincero, con meno schemi…», dice. «L’indipendenza è uno stato mentale che ti porta a ragionare e a non avere quella sudditanza psicologica che hai all’interno di un certo contesto…», continua. «I discografici non esistono più, ora ci sono soltanto “figure di passaggio”, con le quali non riesco a confrontarmi…».

Un album, oltretutto, in cui Britti è andato a ripescare “Gli occhi dei bambini”, una composizione inedita di Stefano Rosso, cantautore romano, e punto di riferimento di tanti, scomparso nel 2008: «Adoro la sua musica da sempre… Un giorno era tra il pubblico durante un mio concerto ed ebbi l’onore di conoscerlo… Ora suo figlio mi ha regalato questa canzone…».

Nel corso della videointervista, Britti svela gli altri dettagli di “Bene così”, legati alle collaborazioni con l’amico e collega Federico Zampaglione (Tiromancino) e con Mel Gaynor, il batterista dei Simple Minds.

Poi racconta la sua scoperta dei cantautori (Edoardo Bennato, Rino Gaetano, Ivan Graziani…), dei suoi chitarristi di riferimento (Carlos Santana, Stevie Ray Vaughan, Freddie King, Jimi Hendrix) e, infine,  del suo grande amore per il jazz: «Miles Davis, Thelonious Monk e John Coltrane stravolsero la mia vita…».

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