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SVIZZERALo speaker che faceva ridere i passeggeri, licenziato: "Non capiscono il mio humor"

22.11.12 - 12:33
Il suo annuncio sul Berna-Zurigo del 20 marzo scorso era entrato nella leggenda. All'arrivo a Zurigo ad attenderlo in stazione c'era la polizia ferroviaria
Foto d'archivio (Keystone)
Lo speaker che faceva ridere i passeggeri, licenziato: "Non capiscono il mio humor"
Il suo annuncio sul Berna-Zurigo del 20 marzo scorso era entrato nella leggenda. All'arrivo a Zurigo ad attenderlo in stazione c'era la polizia ferroviaria

ZURIGO - Non c'è spazio per il divertimento alle Ferrovie Federali svizzere. Lo sa bene Michael Müller*, dipendente dell'ex regia federale, licenziato lo scorso 20 marzo. Al 37enne padre di famiglia non è stato perdonato il suo modo irriverente di annunciare al microfono le fermate che avrebbe fatto il treno sul quale viaggiava, il Berna-Zurigo. Il suo annuncio  ha divertito i passeggeri a bordo. Una leggenda in Svizzera tedesca. Müller aveva comunicato via microfono che la fermata successiva sarebbe stata il passo della Jungfraujoch, dove vi sarebbe stata la coincidenza per Vladivostok, città portuale di mezzo milione di abitanti sull'Oceano Pacifico, nell'estremo oriente russo. Un annuncio fatto in due lingue e con un aplomb che ha provocato la reazione divertita dei passeggeri.

"Ho ricevuto il mio stipendio fino a settembre, ma non ho più avuto il permesso di lavorare" ha spiegato a 20min.ch. La portavoce delle FFS, Lea Meyer, ha confermato il suo licenziamento e si è limitata a dire che è stato motivato per "varie ragioni".
Il 37enne è sposato, ha due figlie ed è laureato in Germanistica. Il suo ingaggio presso le FFS risale all'ottobre del 2011, coinciso con la conclusione di un anno di formazione per diventare membro di personale viaggiante. Müller, raccontando la sua esperienza alle FFS, ha raccontato a 20min.ch di non essersi trovato bene a causa dell’ambiente di lavoro e di alcuni contrasti con i colleghi di lavoro. "E' vero che a volte mi faccio prendere dal mio temperamento" ammette Müller, che ha vissuto 25 anni della sua vita nella Francia meridionale.
Tuttavia Müller non si era particolarmente distinto, durante i mesi di formazione alle FFS, per il suo impegno, anche se era stato ritenuto idoneo alla mansione che gli era stata affidata.

Tutto bene quindi, fino a quel giorno di marzo, particolarmente caldo per la stagione. Sul treno Berna-Zurigo il suo superiore lo aveva chiamato a rapporto. Müller subì "in modo militaresco" una ramanzina. Müller a quel punto perse la pazienza e gli diete uno spintone. Il 37enne decide a quel punto di vendicarsi a modo suo. Per 25 minuti l'uomo, microfono in mano, informa i passeggeri che Wilderwil è raggiungibile via slitta e che la fermata successiva, il passo dello Jungfraujoch, avrebbe dato la possibilità di raggiungere Vladivostok, citando le varie fermate intermedie (senti audio). "Sono stato sempre molto bravo in geografia", dice divertito. Il suo annuncio è diventato ancora più divertente in quanto veniva interrotto dal suo superiore che si scusava con i passeggeri, mentre Müller continuava a parlare.

Un annuncio che "è venuto spontaneo, non è stato premeditato, per la frustrazione e i rimproveri ricevuti. E sinceramente non mi pento di averlo fatto" ha affermato Müller.
All'arrivo alla stazione di Zurigo ad attenderlo vi sarebbe stato "un grosso schieramento di agenti della polizia ferroviaria". Müller, alla vista degli agenti si sarebbe impaurito ed avrebbe tentato la fuga a piedi. I poliziotti l'avrebbero poi raggiunto e fermato, soltanto dopo averlo buttato a terra. Su questo episodio, però, le FFS non hanno dato alcuna spiegazione e non si sono voluti esprimere.

Müller è stato poi portato in una clinica psichiatrica, dove è stato ricoverato in modo coatto per dieci giorni. "Neppure per il compleanno della mia figlia piccola sono riuscito ad ottenere il permesso  per tornare a casa". Eppure la sua passione per la rotaia non è mai tramontata. "Mi sono candidato per un posto alle ferrovie statali canadesi" conclude Müller " Forse lì capiscono il mio senso dell'umorismo".

* nome fittizio

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