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BELLINZONAMeretrici rumorose, l'odissea di un inquilino

13.03.10 - 12:04
L'odissea di un inquilino che in una palazzina di Bellinzona per quattro mesi ha trascorso notti insonni. La colpa? Il rumore provocato dall'attività di prostitute nell'appartamento del primo piano
Archivio Tipress
Meretrici rumorose, l'odissea di un inquilino
L'odissea di un inquilino che in una palazzina di Bellinzona per quattro mesi ha trascorso notti insonni. La colpa? Il rumore provocato dall'attività di prostitute nell'appartamento del primo piano

BELLINZONA - "Alla fine sono stato costretto ad andare via io". E' lo sfogo di un inquilino di una palazzina del numero civico 3 di via Cancelliere Molo che da quattro mesi trascorre notti insonni. Sotto di lui, al primo piano, infatti, l'appartamento di cinque locali è occupato da ragazze che offrono sesso a pagamento. "L'edificio non è insonorizzato - ha raccontato l'inquilino - e si sente tutto quello che le ragazze fanno e dicono ai loro clienti".

Oggi "LaRegioneTicino" scrive dell'odissea di un inquilino che per mesi deve convivere con i disturbi arrecati da un postribolo al piano di sotto. Del caso se ne sta occupando la Teseu, reparto della buoncostume della polizia cantonale. Cinque locali distibuiti su 160 metri quadrati nei quali di giorno, dalle quattro alle sei ragazze presenti, offrono sesso a pagamento. Di notte, invece, vi fanno ritorno, con clienti e a tutte le ore, dopo le serate trascorse in postriboli della regione.

Il proprietario dell'edificio abita all'ultimo piano e ha affittato l'appartamento alla Arcadia Alberghiera Ristorazione S.A. di Contone, società iscritta a Registro di commercio dal maggio 2009. Scopo della società è la conduzione, la gestione e la gerenza di esercizi pubblici, in particolare alberghi e ristoranti. Come ha spiegato l'amministratore unico al quotidiano ticinese, Andrea Keller, visto il crescente bisogno di spazi per ospitare squadre di operai provenienti da Oltralpe, appartamenti come quello fanno al caso suo. Ma come mai, anziché uomini in tuta di lavoro si vedono bazzicare soltanto donne svestite? "Pensavamo fossero sempllici turiste - ha risposto Keller - mentre ci accorgiamo ora che sono qui per lavorare".

Lo scorso finesettimana si è registrato, inoltre un episodio che ha spinto l'amministratore della Sa a "cacciare via quelle donne". Infatti l'appartamento sarebbe stato devastato in circostanze ancora da chiarire. Ora, come ha assicurato Keller, l'appartamento è stato risistemato per poterlo destinare agli operai.

Ma torniamo all'odissea dell'inquilino del secondo piano. A partire da novembre l'uomo ha ripetutamente reclamato con le ospiti del piano di sotto per il disturbo arrecato. Ma non solo. A metà febbraio arriva l'intimazione di sfratto da parte del proprietario dello stabile, intenzionato a cedere in locazione alla società anonima di Contone anche il suo appartamento nel quale vive da 11 anni.

L'inquilino ha accettato lo sfratto, stufo delle notti insonni. L'uomo aveva già previsto il trasloco per la fine del 2009, ma allora il proprietario gli aveva proposto un nuovo contratto biennale a un canone di locazione inferiore. L'inquilino aveva quindi accettato, annullato il trasloco e disdetto l'accordo per il nuovo appartamento nel quale sarebbe dovuto andare ad abitare. Passa qualche settimana ed arriva la brutta sorpresa. Il proprietario fa retromarcia e gli comunica di non voler sottoscrivere l'accordo. Dietrofront dovuto al fatto che la Arcadia alberghiera e ristorazione Sa, la Società anonmia di Contone ha offerto il versamento di un affitto più alto (il doppio) per avere anche l'appartamento al secondo piano.

Ivano Beltraminelli, contattato dal giornale, minimizza: "Per quanto ne sappiamo quello è l'unico appartamento in città a creare problemi a causa della prostituzione".

Foto d'apertura: Archivio Tipress

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