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LUGANOAl lavoro col catamarano? Si può fare

28.02.12 - 07:05
Sono incoraggianti i risultati dello studio su un collegamento Porlezza-Lugano in catamarano
Keystone
Al lavoro col catamarano? Si può fare
Sono incoraggianti i risultati dello studio su un collegamento Porlezza-Lugano in catamarano

LUGANO - L'idea è geniale, trasferire il traffico dalle intasate strade al placido lago. Un'idea che è già realtà in molte regioni della Svizzera, ma che da noi non ha mai preso piede. I collegamenti lacuali attuali sono pochi e lenti, mal conciliabili con gli orari dei lavoratori. Ma c'è chi vuole porre rimedio a questa situazione. Nella fattispecie è il sindacato Unia, che ieri a Lugano ha presentato i risultati del suo studio di fattibilità per un collegamento via lago tra Porlezza e Lugano, tutto l'anno e con orari adatti ai lavoratori, onde sgravare almeno in parte dal traffico una strada che è una sorta di Via Crucis.

Sergio Aureli, responsabile frontalieri di Unia, condivide con noi il suo entusiasmo per questo progetto, entusiasmo ancor più rafforzato dagli incoraggianti risultati dello studio preliminare. "I risultati dello studio hanno dimostrato come ogni giorno 4'500 auto passano dalla dogana di Gandria, l'unica della città di Lugano. Tra andata e ritorno sono 9'000 passaggi. Considerando che i frontalieri sono in media 1,3 per macchina, si può dire che ve ne passano circa 5-6'000 al giorno."

"Abbiamo fatto un'inchiesta con dei questionari e il risultato è stato che i lavoratori sono interessati al servizio. Nelle fasce di punta del mattino e della sera impiegano tra i 40 e i 45 minuti per arrivare a Gandria da Porlezza e poi devono ancora arrivare a Lugano. Il servizio col catamarano permetterebbe una diminuzione del traffico nell'ordine del 10% tra i frontalieri. Togliere 500 auto dalla strada, vuol dire 2 chilometri di colonna di auto in meno, quindi un vantaggio per chi usa il catamarano, ma anche per chi continua a privilegiare l'automobile."

Però gli orari di lavoro sono sempre più irregolari, rendendo difficile appoggiarsi su un servizio simile.
"Chiaramente non tutti i frontalieri potranno usufruire del servizio, ma ci saranno 3 servizi andata e ritorno al mattino, negli orari di punta, uno a mezzogiorno e 3 alla sera. Quindi tutti coloro che lavorano in centro potrebbero usufruire del servizio. Poi si potrebbe integrare il battello nell'abbonamento Arcobaleno, in modo che, per esempio, uno possa raggiungere anche Grancia."

Chi finanzierebbe il progetto?
"Il progetto Interreg ha una parte svizzera, rappresentata dal nostro sindacato e dalla Società di navigazione del Lago di Lugano, e una italiana, la Comunità montana valli del Lario e del Ceresio, oltre al Comune di Porlezza. Sono questi 4 attori che compongono il progetto. Il comune di Porlezza mette a disposizione un Park & Ride, che in questo caso sarebbe un Park & Boat, gratuito, dove il frontaliere lascia l'auto, sale sul catamarano e in 25 minuti è direttamente in centro. Il finanziamento, invece, sarebbe a carico di Cantone, o Città, e Regione Lombardia. Ma l'intero progetto costerebbe 2 milioni l'anno, non miliardi."

E i catamarani, ci sono già?
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Bisognerebbe acquistare due catamarani, perché i battelli di adesso sono troppo lenti, ci mettono 50 minuti. Il servizio attuale è al rallentatore, è fatto per girare con il battello. Invece il catamarano è fatto per trasportare."

Nei tempi morti il catamarano cosa farebbe?
"L'idea è che il resto del tempo venga utilizzato per il servizio turistico. E poi non sarebbe utilizzato solo dai frontalieri: facendo lo studio abbiamo scoperto che alcuni allievi ticinesi vanno a Porlezza alla Scuola alberghiera, per esempio. L'altro aspetto interessante è la vocazione turistica di Porlezza, che in estate attira 20'000 persone nei suoi campeggi. Questi turisti potrebbero usufruire del servizio per passare la giornata in città e tornare a Porlezza la sera."

Si prevede di estendere il servizio anche a altre tratte?
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Anche la zona di Porto Ceresio è interessata al servizio. Se si potesse usare anche Porto Ceresio-Lugano, si scaricherebbe il Ponte Diga. Anche togliere solo 3-400 auto significherebbe dargli aria. Il Lago di Lugano è l'unico in Svizzera che non viene utilizzato per il servizio pendolare, ma solo per il turismo. E così anche la Navigazione ne risente, perché è in balia delle fluttuazioni del turismo. Con un servizio pendolare il lavoro invece è più stabile. È stranissimo che finora sul Lago di Lugano non ci si sia pensato.

A essere ottimisti, quando potremmo vedere il catamarano sfrecciare sul lago?
"Tra un annetto, perché bisognerebbe solo comprare i battelli e assemblarli. Ma chiaramente ci vuole la volontà politica. Noi siamo disposti a creare un tavolo tecnico con gli enti preposti per arrivare alla realizzazione del progetto. Questo studio permette di dimostrare a chi di dovere che ci sono tutti i presupposti per creare il servizio, che la navigazione è disposta a organizzare il servizio e che i lavoratori sono pronti a utilizzarlo."

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