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SVIZZERAUcciso da una valanga su pista, confermato l'omicidio colposo

29.05.12 - 12:41
keystone (archivio)
Ucciso da una valanga su pista, confermato l'omicidio colposo

LOSANNA - La morte di un 66enne provocata da una valanga su una pista sciistica dell'Oberrothorn, a Zermatt (VS), è riconducibile ad una mancanza dell'allora responsabile. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale federale (TF), confermando una sentenza per omicidio colposo.

Il 19 gennaio 2008 il vallesano aveva perso la vita dopo essere stato travolto da una valanga. La neve aveva sotterrato anche altre due donne che erano però riuscite a liberarsi da sole e non avevano riportato ferite.

Il tribunale cantonale del Vallese ha condannato nel 2011 il responsabile della pista e dei soccorsi per omicidio colposo e perturbamento colposo della circolazione pubblica. La condanna era stata fissata a 120 ore di lavoro socialmente utile. In prima istanza l'uomo era invece stato assolto.

Il TF ha ora confermato la sentenza del tribunale cantonale, respingendo il ricorso dell'imputato. Secondo i giudici, l'uomo ha infatti valutato male la situazione: le condizioni meteorologiche avrebbero dovuto consentirgli da capire l'alto pericolo di valanghe.

Il responsabile, la mattina della tragedia, si è limitato a controllare i bollettini della valanghe, senza andare sul posto per verificare la situazione. Con un'analisi più accurata, il pericolo di valanghe sarebbe stato percepito, e la pista sarebbe stata chiusa.

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