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BELLINZONAArbitri presi a pedate e insultati come cani

18.11.11 - 07:30
Esplode la violenza nel calcio minore: 15 inchieste per vie di fatto aperte in soli tre mesi. E ora la pausa invernale. Il presidente della federazione Luca Zorzi: "Pazzesco, diamoci una calmata".
Tipress (archivio)
Arbitri presi a pedate e insultati come cani
Esplode la violenza nel calcio minore: 15 inchieste per vie di fatto aperte in soli tre mesi. E ora la pausa invernale. Il presidente della federazione Luca Zorzi: "Pazzesco, diamoci una calmata".

LUGANO – Insulti, spintoni, addirittura pedate. Esplode la violenza sui campi del calcio minore ticinese. Sono ben 15 in soli tre mesi le inchieste aperte per vie di fatto nei confronti delle giacchette nere. Più del doppio rispetto alla media degli altri anni. Ora è arrivata la pausa invernale. E Luca Zorzi, presidente della Federazione di calcio ticinese, si sfoga: “È pazzesco. Diamoci una calmata. Così davvero non va”.

Specchio della società - Si respira tensione sui campetti di periferia. Proprio là dove il calcio dovrebbe essere vissuto solo come un divertimento. “Lo sport, e in questo caso il calcio minore, sta diventando sempre più lo specchio della società. Si arriva al campo carichi di tensione, di stress. E lì si sfogano rabbia e frustrazione”.  I 15 casi presi in considerazione da Zorzi riguardano solo episodi legati alle vie di fatto nei confronti degli arbitri. In realtà c’è dell’altro. Perché a questi andrebbero aggiunti gli insulti provenienti dai calciatori e dal pubblico a bordo campo. Così come tutti gli episodi di violenza che settimanalmente si verificano tra gli stessi giocatori.

Episodi gravi - La Federazione nel frattempo ha dovuto incrementare i mezzi a disposizione per gli accertamenti delle inchieste legate a episodi di violenza nei confronti della classe arbitrale. “L’episodio più grave? Un giovane e talentuoso arbitro colpito con un calcio nel sedere da un giocatore. È accaduto durante una partita di quarta lega. La sanzione è stata pesante: 32 mesi di squalifica. Non possiamo più tollerare certe cose”.

Letargo - Il calcio minore adesso andrà in letargo. Quasi quattro mesi di stop per riordinare le idee. “È il momento giusto per fare una riflessione. Abbiamo già iniziato a organizzare degli incontri tra arbitri e società. Bisogna intavolare un discorso a 360 gradi”. C’è chi chiede multe più pesanti anche da un punto di vista economico. “Vedremo, valuteremo ogni scenario”, commenta Zorzi.

Soldi – Secondo alcune voci l’aumento delle tensioni sarebbe legato al fatto che i soldi nelle leghe minori sarebbero ripresi a girare in maniera esagerata. Zorzi non è d’accordo. “Il fenomeno si è normalizzato rispetto al passato. Ci sono delle situazioni lecite, che sono quelle riconosciute dalla Federazione svizzera. È vero che magari c’è qualche caso isolato fuori controllo, ma dare la colpa a queste cose mi sembra esagerato. Lo ripeto, il problema è sociale. E il mio appello è rivolto a tutti coloro che ruotano attorno all’ambiente: cerchiamo di ritrovarci a primavera più sereni”. 

P.M.

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