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INTERVISTAEiffel 65 all'Arena: "Non sarà il solito evento da club"

15.02.13 - 09:30
Gli autori di Blue approdano in Ticino con uno show dance tra consolle, voce, strumenti e proiezioni video
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Eiffel 65 all'Arena: "Non sarà il solito evento da club"
Gli autori di Blue approdano in Ticino con uno show dance tra consolle, voce, strumenti e proiezioni video

MENDRISIO - I loro, sono numeri da capogiro: triplo disco di platino degli Stati Uniti, in Germania, in Inghilterra, in Australia, disco di diamante in Francia, e una manciata di altri riconoscimenti che farebbero impallidire anche chi sulla scena musicale ci naviga da più tempo. Un pezzo su tutti? Blue.

Stiamo parlando degli Eiffel 65, il gruppo musicale eurodance italiano conosciuto nel mondo che, questo sabato, approderà sul palco dell’Arena di Mendrisio. Noi abbiamo sentito Maury Lobina, produttore e dj, componente del gruppo, e gli abbiamo chiesto come va.
"È un periodo che coincide la forma fisica con quella psichica, va bene direi"
 
Potete vantare 15 anni di carriera. Com'è cambiato il vostro pubblico?
"Abbiamo ripreso a fare date dopo esserci fermati, nel 2004, dopo diversi anni "da panico", da cinque aerei al giorno per intenderci. Ci siamo quindi presi una pausa, sia produttiva che "live" ed ora è il terzo anno che ci siamo rimessi a suonare. Molte cose erano cambiate nel frattempo, e io per primo ero molto scettico all'idea di suonare nei club. Sono luoghi che raccolgono un pubblico decisamente giovane, quindi, di solito, molto attaccato alla musica che funziona in quel preciso momento. È raro che un pezzo dance si tramandi e passi alle generazioni successive. E onestamente non mi aspettavo che, dopo 15 anni, un ragazzo di 18 anni venisse a chiedermi l'autografo per un pezzo che abbiamo inciso quando ancora, quasi, non era nato. Il nostro pubblico quindi? E’ completamente rinnovato e ciò non può che farci piacere".
 
Non è che il motivo per cui attirate così tanti giovani è che non c'è più nessuno in giro capace di fare della musica orecchiabile, un po' dance, un po' pop?
"Assolutamente no, anzi. Io cerco sempre di essere sul pezzo, nel senso che sono molto attaccato alla realtà musicale del momento, e ti dico che in giro ci sono giovani davvero bravi. Vedi Madeon, Romero, Avici... Funzioniamo perché la nostra non è un'operazione nostalgia. D'altra parte non trovi ragazzi nostalgici a 18 anni".
 
Si capisce, sentendoti parlare, che c'è tanta passione. Eppure, paradossalmente, non riuscite a far uscire un nuovo album di inediti. È vero che c'è un problema di divergenze musicali?
"Sì, e grosso anche. Ma a dire il vero c'era anche all'epoca, prima che ci separassimo. Solo che, quando si è ragazzi, le cose sono diverse".
 
Immagino che dipenda dai diversi percorsi che la vita vi ha portato a seguire. E mi riallaccio alla domanda di prima per chiederti, a questo punto, come siete cambiati voi.
"È cambiata una dinamica fondamentale all'interno degli Eiffel 65. Dopo 12 anni insieme, sempre nello stesso posto, abbiamo preso strade diverse. Ognuno ha iniziato a fare lavori suoi, a seguire i propri gusti, che sono maturati individualmente costruendo personalità che, oggi, sono complesse e differenti. Ognuno di noi è un produttore, ha una propria dimensione musicale e porta avanti le sue cose. Gabry è più dj, con la sua etichetta, Jeff è più cantante e autore di testi. Io, che sono compositore e produttore, scrivo e lavoro in molti altri progetti. Dal punto di vista artistico poi abbiamo delle divergenze, nel senso che i nostri gusti non sono simili. Per non parlare del panico che potremmo creare nei discografici, sempre pronti a inserirti in un genere, quando noi tutto siamo tranne che etichettabili con una categoria ben precisa".
 
Amen, vorrà dire che ci accontenteremo di ascoltare i vostri successi. Cosa ci possiamo aspettare venendo sabato a sentirvi?
"È un dj set. Sarà uno show con parte suonata, parte cantata e proiezioni video. Ci sarà la consolle, ma anche gli strumenti. Useremo tutto quello che è a nostra disposizione per farvi divertire. Non il solito evento da club, lo garantisco".
 

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