I presidenti di Chiasso, Lugano e Bellinzona si dicono tranquilli e speranzosi
BERNA – Undici club della Swiss Football League si sono visti negare in prima istanza la licenza per disputare il campionato 2012/2013 in Super e Challenge League. Tra queste compagini, tre sono ticinesi: solo il Locarno ha soddisfatto i criteri della SFL. Ma come l’hanno presa le tre società del nostro cantone? Sono preoccupate? Come reagiranno?
ANGELO RENZETTI (Lugano) – “Ce lo aspettavamo, abbiamo alcuni problemi economici che risolveremo. Questo rifiuto da parte della Swiss Football League è dato dal fatto che hanno stretto i bulloni, alla luce delle brutte vicissitudini che hanno colpito Neuchatel Xamax e Servette. Faremo ricorso per prenderci ulteriore tempo così da regolarci e soddisfare i criteri della SFL”.
GABRIELE GIULINI (Bellinzona) – “Non ci è stata concessa la licenza a causa di problemi legati alla sicurezza, non abbiamo inserito delle spiegazioni legate a questo tema. E poi mancano alcuni dettagli economici. Siamo molto fiduciosi e non siamo preoccupati della situazione. Interporremo ricorso entro cinque giorni”.
DAVIDE LURATI (Chiasso) – "Non siamo preoccupati, mancava soltanto una piccola parte di una documentazione di nature economica. Gliela invieremo assieme al nostro ricorso. È chiaro che dopo i casi Xamax e Servette il massimo organo ha voluto dare un segnale forte ai club”.