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LOCARNOUna giornata da star

07.08.11 - 12:00
Hanno dormito in un albergo a Lugano. Sono venuti in elicottero fino ad Ascona, e poi scortati da guardie del corpo e polizia fino a Locarno. Attesissima la loro presenza a Locarno e all'incontro con i giornalisti per presentare il loro film "Cowboys & Aliens". Ecco come è andata con Daniel Craig, Harrison Ford, Olivia Wilde e il regista del film Jon Favreau
Foto Pardo
Una giornata da star
Hanno dormito in un albergo a Lugano. Sono venuti in elicottero fino ad Ascona, e poi scortati da guardie del corpo e polizia fino a Locarno. Attesissima la loro presenza a Locarno e all'incontro con i giornalisti per presentare il loro film "Cowboys & Aliens". Ecco come è andata con Daniel Craig, Harrison Ford, Olivia Wilde e il regista del film Jon Favreau

LUGANO - Dicono che siano arrivati a Locarno scortati dalla polizia. Dicono pure che abbiano alloggiato a Lugano, perché a Locarno non c'era un Hotel degno di ospitarli. Dicono che si siano dovuti accontentare dell'Hotel  Principe Leopoldo e che abbiano fatto pure qualche capriccio. Dicono infine che si siano spostati in elicottero da Lugano a Locarno. Fatto sta che alla conferenza stampa di Cowboys & Aliens erano loro quelli più attesi. Daniel Craig, Harrison Ford, Olivia Wilde e il regista del film Jon Favreau sono arrivati all'appuntamento con i giornalisti con circa mezzora di ritardo, ma si sa, alle star si perdona tutto.

Abiti eleganti per tutti. Pantaloni e blaser per gli uomini. In lungo e tacchi vertiginosi per lei. A rompere il ghiaccio è il regista. "Ho voluto realizzare un omaggio al western classico, e unirlo alla fantascienza per i quali mi sono ispirato ai film degli anni '80, soprattutto Alien e Terminator. Per i registi della mia generazione è sempre stato un sogno quello di realizzare un western. Volevo un film che fosse autentico, per questo abbiamo deciso di non girarlo in 3D". Jon Favreau ha spiegato di aver voluto subito Daniel Craig. È stato lui il primo attore a fare parte del cast. "Era il volto adatto per realizzare un vero western, mi serviva una classica stella del cinema, un uomo credibile e Daniel è stata un'ottima scelta. Anche Harrison Ford si è rivelato una scelta vincente, lui ha lo stesso carisma di una star del western. Ho voluto realizzare quello che si faceva con il western degli anni 50, mettere insieme due star. Spesso era Harrison che dirigeva me, e questo mi ha fatto molto onore". Complimenti sono arrivati al pubblico di giornalisti e al livello delle domande: "Qui in Europa mi fate sempre domande intelligenti, si vede che c'è un pubblico interessato al cinema e alla storia del cinema, negli Stati Uniti mi chiedono solo di raccontare ciò che accade sul set".

Harrison Ford: "Ho girato l'ultimo western 35 anni fa. Ne avrei voluti fare di più. Non sono uno che va molto al cinema, ma i film western li guardo sempre volentieri. Questo è stato il film che mi ha divertito di più. Mi è piaciuto andare a cavallo, girare in esterno, dare consigli, il senso di amicizia sul set". Tra il ruolo del regista e quello dell'attore, Mister Ford non ha dubbi, e sceglie il secondo: "Fare cinema è sempre meglio di qualunque altro lavoro. Ho visto che i registi lavorano più di me, e guadagnano meno di me, quindi non avrei nessun motivo per fare il regista. Non amo avere il controllo sull'intero film, preferisco avere il controllo sul mio ruolo e basta".

Daniel Craig: "Da bambino sognavo di fare il cowboy, e questo film è stato la realizzazione di un'ambizione che mi ha accompagnato per tutta la vita. Ho accettato anche perché quando ho letto la sceneggiatura ho capito che si voleva realizzare un prodotto che fosse più western possibile, perchè è solo nella sua autenticità che il pubblico può apprezzare un film. Come mi sono preparato per interpretare il mio personaggio? Semplice, ho visto i film di Harrison Ford".

Olivia Wilde: "È stato un grande onore per me essere presente in questo film. Il Dottor House mi ha dato la notorietà, sono grata a quel telefilm, e oggi c'è ancora gente che mi chiede consigli medici. Ma questo film era necessario per la mia carriera. Mi è piaciuto sin dall'inizio il mio ruolo, mi sono divertita ad andare a cavallo e ho molto imparato dai miei due partner maschili".


Sal Feo

Foto Pardo

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