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BELLINZONAItaliano o tedesco? La difesa è ottimista: "La Corte potrebbe cambiare idea"

01.04.09 - 20:02
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Italiano o tedesco? La difesa è ottimista: "La Corte potrebbe cambiare idea"

BELLINZONA - Si è conclusa poco dopo le 18.00 la prima giornata di un processo, quello che vede 9 imputati alla sbarra accusati di appartenere o di aver appoggiato organizzazioni di stampo mafioso dedite al contrabbando di sigarette e al riciclaggio di denaro sporco, che si è aperto questa mattina all'Aula del Gran Consiglio. Il pomeriggio è stato monopolizzato dalla discussione tra le parti inerenti la richiesta delle difese di adottare come lingua processuale l'italiano, anziché il tedesco. Una richiesta che è stata presa in considerazione dalla presidenza della Corte, che ha deciso di rivolgersi al Tribunale Federale per ottenere una risposta in merito. La richiesta era già stata presentata a Losanna, ed è ancora pendente. In tutti i casi, il presidente della Corte Wüthrich, si è riservato la facoltà di decidere in merito, qualora dal Tribunale Federale non dovesse giungere una decisione entro il prossimo 4 maggio.

Non sono mancati gli sbadigli e tra gli imputati era evidente l'espressione di noia, in una prima giornata impantanata su aspetti formali di un processo che promette di dilungarsi e che addirittura rischia di essere rinviato, se dovessero essere riconosciuti i vizi di forma contestati dalla difesa. All'uscita dall'aula, Alfredo Bossert, il cambista momò che è riuscito a ritagliarsi una certa esposizione mediatica grazie alle sue dichiarazioni alla stampa, ci ha confermato lo spirito che regna tra gli imputati, tracciando, in modo sintetico, il primo bilancio della giornata: "Non ci ho capito proprio nulla, ora aspetto il mio avvocato per chiedergli un po' che cosa è stato detto oggi". Accenna anche a un sorriso Bossert, segno questo di una certa fiducia. Anche l'avvocato Michele Rusca, difensore degli interessi della famiglia Savino, lascia trapelare un certo ottimismo: "Innanzi tutto bisogna sottolineare il diritto degli imputati di avere un processo nella loro madre lingua, e dato che la maggioranza di questi non parlano e non capiscono il tedesco, è ovvio che il dibattimento si debba svolgere in italiano". E nonostante l'accusa abbia chiesto alla corte di rifiutare la richiesta di un processo in italiano, Rusca ritiene che vi siano buone possibilità che il presidente Wüthrich la accolga: "E' giusto che ci sia un procuratore pubblico di lingua italiana". Sulle difficoltà sollevate dai procuratori federali sull'eventualità di una decisione a favore della difesa e il fatto che 8 legali su 11 presenti sono di lingua madre tedesca, l'avvocato ha spiegato che i verbali sono stati tradotti in tedesco dall'italiano e quindi non sarebbero insormontabili i problemi di natura organizzativa: "Non è normale che gli imputati ticinesi siano stati prelevati dalle loro case e condotti a Berna da inquirenti di lingua tedesca. Gli interrogatori si sono svolti in italiano, con tanto di traduttori".

Fuori dal palazzo di Governo si forma un piccolo gruppetto di persone formato da alcuni avvocati della difesa e i loro assistiti: la prima giornata è finita: sorrisi, qualche battuta, strette di mano. Domani si continua, appuntamento in aula alle 8.30.

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