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SPAGNAPlaza Catalunya esulta, il 90% vuole l’indipendenza

02.10.17 - 07:40
La partecipazione al voto sarebbe però stata influenzata dell’intervento della polizia spagnola. Ora spetterà al Parlamento catalano pronunciarsi in merito, forse mercoledì
Keystone
Plaza Catalunya esulta, il 90% vuole l’indipendenza
La partecipazione al voto sarebbe però stata influenzata dell’intervento della polizia spagnola. Ora spetterà al Parlamento catalano pronunciarsi in merito, forse mercoledì

BARCELLONA - Migliaia di sostenitori dell'indipendenza hanno esultato questa notte a Plaza Catalunya di Barcellona all'annuncio dei risultati del referendum di indipendenza e della vittoria del 'si' con il 90%.

La folla concentrata sulla centralissima piazza in un mare di bandiere 'stellate' dell'indipendenza catalana hanno cantato Els Segadors, l'inno della Catalogna.

Secondo i dati quasi definitivi resi pubblici dal portavoce del governo catalano Jordi Turull, al voto hanno partecipato 2,2 milioni di elettori, sui 5,3 chiamati alle urne. Il 'si' ha ottenuto il 90% dei voti, il 'no' il 7,8%. La maggior parte delle persone contrarie all'indipendenza si ritiene che non abbiano votato.

La partecipazione, secondo Turull, avrebbe potuto raggiungere «almeno il 55%» in «condizioni diverse», cioè senza l'intervento nei seggi della polizia spagnola.

Il vicepresidente catalano Oriol Junqueras, sempre questa notte, ha detto dal canto suo che spetterà al parlamento catalano prendere la decisione di dichiarare l'indipendenza, in base alla legge sul referendum. Una decisione potrebbe essere presa al riguardo a partire da mercoledì, ipotizza la stampa catalana.

Il capo del governo spagnolo Mariano Rajoy oggi presiederà la direzione del partito popolare. L'obiettivo, riferisce La Vanguardia, è analizzare le iniziative degli indipendentisti in Catalogna e le ultime dichiarazioni del presidente catalano Carles Puigdemont, che ha riconosciuto la validità del risultato del referendum.

L'Europa non può far finta di nulla - Il presidente catalano Carles Puigdemont ha lanciato un appello all'Europa perché cessi di ignorare la crisi catalana e le violazioni dei diritti umani di cui si è resa responsabile la Spagna.

«L'Ue non può continuare a guardare dall'altra parte», ha detto, «abbiamo guadagnato il diritto di essere rispettati in Europa».

La Catalogna «non è una questione interna: è una questione europea». Puigdemont ha affermato anche che i catalani saranno «aperti alle proposte di dialogo che servano a rispettare la volontà dei catalani».

844 feriti - Nel frattempo sono saliti a 844 i feriti per le cariche della polizia in Catalogna. Lo riferisce il governo catalano.

Il ministero degli Interni spagnolo afferma invece che 33 sono gli agenti feriti, 19 tra le file della polizia e 14 della Guardia Civil.

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COMMENTI
 

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
In molti stati i referendum che hanno meno del 50% della partecipazione vengono annullati... in più in questa pagliacciata mancano anche gli oramai obbligatori osservatori indipendeti necessari per confermare la validità del responso delle urne... Una buffonata!... :-)))

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Subito un bel referendum nel sopraceneri per rimandare il sottoceneri con l'Itaglia!....

falcodellarupe 6 anni fa su tio
allora, diamo conto dei numeri: ha votato il 42% di cui il 7,5% ha detto no. Non vuol dire che circa il 65% non vuole l'indipendenza?? O sbaglio? Cosa è questo trionfalismo?

pontsort 6 anni fa su tio
Risposta a falcodellarupe
Chi non ha votato non vuol dire che era contro l'indipendenza, piuttosto vuol dire che la loro opinione non era abbastanza forte per affrontare il caos generato da madrid

falcodellarupe 6 anni fa su tio
Risposta a pontsort
Capisco l'obiezione, senza il caos sarebbero andate più persone (le loro fonti parlano di circa 750.000 votanti) ma fosse stata una votazione libera, dal punto di vista statistico, il voto contrario sarebbe stato percentualmente simile. Mi sembra poi pretestuoso che i promotori dichiarino che TUTTI i catalani vogliano l'indipendenza. Che tipo di indipendenza poi, non ho ancora capito. Quello che trovo strano è che non abbiano trovato un accordo su una qualche forma di autonomia regionale, che già esiste in moltissimi stati nazionali europei.

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a falcodellarupe
E' il tuo discorso che mi sembra molto pretestuoso se non senza senso. Se avessero lasciato votare, stai certo che almeno l'80% dei votanti avrebbe accettato l'indipendenza. Tu non conosci per niente i catalani e la loro storia.

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Risposta a falcodellarupe
Dubito fortemente che in caso di voto ufficiale la percentuale dei no safebbe stata uguale... Infatti i contrari incitavano all'assenteismo in quanto la votazione era illegale...

falcodellarupe 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
E questo è il solito superficiale ragionamento di chi vede queste problematiche con il paraocchi. Ma è logico che se guardiamo alla storia, in ogni nazione europea che non sia nata dal basso, come la Svizzera, trovi una serie di situazioni che a tanti farebbe gola (non penso debba spiegarti il perchè) essere indipendenti dalla madrepatria. Per restare alla Spagna, pensi che i castigliani, gli aragonesi, i galiziani, gli andalusi, i valenziani per indicare i più numerosi, se fai un referendum non corrano in massa a votare per l'indipendenza, perchè i soliti furbi ed interessati farebbero campagne elettorali con tali e tante promesse che la maggioranza degli elettori ci cascherebbe sicuramente. Salvo poi rendersi conto della dura realtà. Ma questo è un altro discorso. Purtroppo è un effetto (o una difesa) di questi anni bui che ci porta a rinchiuderci, a far nascere i populismi, a dire che "piccolo è bello" mentre invece è un grosso errore, perchè solo con le aggregazioni e le unioni sempre più grandi il mondo potrà progredire e affrontare le sfide dei prossimi decenni. Buona serata MIM, e pensa ai padri fondatori del Grutli!!
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