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LUGANOE se è la nostra vita a rompersi?

20.09.17 - 06:48
Il valore della fragilità dall’arte del kintsugi
Fotolia
E se è la nostra vita a rompersi?
Il valore della fragilità dall’arte del kintsugi

LUGANO - Lo sappiamo, prima o poi, c’è sempre qualcosa che si rompe. A chi non è mai successo? Tra le tante cose belle che ci accadono, ogni tanto capita che qualcosa vada storto. Una relazione che finisce, un lavoro che ci delude, una malattia. A ricordarcelo ci sono i semplici fatti della nostra vita, ma anche le numerose testimonianze di persone con disabilità incontrate all’esposizione “Tu!” a Lugano. Ci rompiamo! E il motivo è molto semplice: siamo più simili a dei vasi in terracotta che a costruzioni in cemento armato. Lo sanno bene i maestri zen che davanti a questa evidenza hanno inventato una pratica altamente simbolica: l’arte del kintsugi. Seguendo gli insegnamenti di quest’arte, quando un vaso si rompe non bisogna buttarne via i cocci, ma raccoglierli con cura e incollarli con attenzione. Letteralmente kintsugi significa riparare con l’oro. Sì, perché i vasi rotti sono rincollati inserendo nelle fratture una preziosa polvere d’oro. Il danno non viene nascosto, anzi viene evidenziato con queste linee dorate, che ci ricordano come la fragilità possa essere anche un valore. Il vaso, così assemblato, diventa un oggetto prezioso.

Una filosofia che non si applica solo ai vasi in terracotta, ma soprattutto alla nostra vita e a quella degli altri. Un invito ad avere cura e rispetto per i numerosi pezzi frantumati che segnano la vita di tutti. Un gesto che ci ricorda come davanti ad una disabilità, la persona non deve essere gettata o messa da parte, ma possiamo curare con attenzione le debolezze riempiendole d’oro. In un’epoca in cui si venera l’eterna giovinezza, e una perfezione irraggiungibile, è bello guardarsi allo specchio o guardare agli altri riconoscendo quelle fratture che possono essere riempite d’oro.

Siamo tutti dei cristalli di Boemia: imperfetti, vulnerabili, fragili. L’arte del kintsugi ci ricorda che anche la fragilità ha valore. E più abbiamo cicatrici, più meritiamo il rispetto di tutti.

Tu! - Un percorso sulla diversità

L'esposizione Tu! è organizzata da L'ideatorio dell'Università della Svizzera italiana in collaborazione con Pro Infirmis Ticino e Moesano.

Villa Saroli, Lugano

Ve-Sa- Do dalle 14 alle 18

Maggiori informazioni qui.

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