Per il secondo anno di fila, un drone ha sorvolato Piazza Grande durante il Festival: il pilota rischia centinaia di franchi di multa
LOCARNO - Era già successo nel 2016, ma il multicottero che aveva fatto capolino su Piazza Grande durante una proiezione al Locarno Festival non era stato rintracciato e il pilota l’ha passata liscia. Quest’anno no: sabato sera la Polizia cantonale è riuscita, prima che il suo pilota si dileguasse, a raggiungere il luogo dell’atterraggio di un altro drone che ha sorvolato il pubblico della piazza. L’uomo è stato denunciato all’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) per violazione della Legge federale sulla navigazione aerea.
Cosa rischia? - «A dipendenza delle circostanze, per esempio se sono state messe in pericolo delle persone, si può arrivare a una multa di diverse centinaia di franchi», ci spiega Antonello Laveglia, portavoce dell’Ufficio dell’aviazione civile. Nel 2016 sono stati una quindicina i casi in cui l’UFAC ha emesso sanzioni di questo tipo. Mentre sono state 28 le segnalazioni giunte da professionisti dell’aviazione (sia piloti che personale a terra) di avvistamenti di droni in volo dove vige un divieto. Infatti, oltre al sorvolo di assembramenti di persone, è vietato anche pilotare un drone entro 5 chilometri da un aeroporto, così come condurlo al di fuori del proprio campo visivo (per intenderci, non lo si può guidare con dei visori a distanza).
Nessun registro - Un lavoraccio per l’UFAC, se si pensa che, secondo le stime, negli ultimi anni sono stati venduti circa 100mila droni in Svizzera: «Non sappiamo quanti di questi siano in circolazione - aggiunge Laveglia -, perché non esiste alcun registro. Quest'assenza può portare a delle difficoltà nel mettere in relazione un drone al suo proprietario quando sono commesse delle infrazioni». Senza prendere il pilota con le mani sul telecomando, insomma, è quasi impossibile identificarlo e sanzionarlo. «L’UFAC da questo punto di vista è molto attivo a livello internazionale e si sta muovendo assieme ai paesi vicini verso un sistema che permetta di gestire il traffico aereo includendo anche i droni».
Un nuovo sistema - In gergo si chiama UTM, unmanned aircraft system traffic management, e come avviene per il traffico aereo tradizionale, prevederà un sistema di tracciamento in tempo reale della posizione anche gli aeromobili senza pilota. «L’intenzione è che comprenda tutti i droni, in questo modo si potrà identificarne il proprietario anche senza agguantare il drone».