Il muratore ha rilasciato dichiarazioni spontanee nell'ultimo giorno del processo d'appello. Ora i giudici sono in camera di consiglio
BERGAMO - È il giorno della sentenza di appello nel processo per la morte di Yara Gambirasio. Massimo Bossetti, il muratore condannato all'ergastolo in primo grado, ha rilasciato dichiarazioni spontanee prima che i giudici entrassero in camera di consiglio.
«Poteva essere mia figlia, la figlia di tutti noi, neanche un animale avrebbe usato tanta crudeltà» ha dichiarato Bossetti, che si è scusato per aver attaccato il giudice in una precedente udienza. «Pensate però come può sentirsi una persona attaccata con ipotesi fantasiose e irreali».
La sentenza è attesa per le prossime ore. La procura chiede di nuovo l'ergastolo con isolamento diurno per sei mesi, la difesa l'assoluzione e una nuova prova del Dna trovato sui leggings di Yara, che dimostrerebbe (è la tesi portata avanti da lui e dagli avvocati) che non è l'omicida.