Cerca e trova immobili

TESTATI PER VOI«Le mie due settimane con l'iPad 10.5, e vi svelo come è andata»

29.06.17 - 07:00
Dopo due settimane passate con l’iPad Pro 10.5 la sensazione che abbiamo è di una complessiva soddisfazione. Difficile, ma non impossibile, trovare difetti al nuovo “piccolo” iPad Pro.
«Le mie due settimane con l'iPad 10.5, e vi svelo come è andata»
Dopo due settimane passate con l’iPad Pro 10.5 la sensazione che abbiamo è di una complessiva soddisfazione. Difficile, ma non impossibile, trovare difetti al nuovo “piccolo” iPad Pro.

LUGANO - La famosa tata londinese si definiva “praticamente perfetta sotto ogni punto di vista”. Il nuovo iPad Pro 10.5, che abbiamo potuto testare per un paio di settimane dopo la presentazione di inizio giugno ci sembra, neanche troppo enfaticamente, poter diventare, con iOS11 (la versione beta è disponibile dalla tarda serata del 26 giugno) il compagno ideale per una moderna Mary Poppins. Vediamo perché.

Gli iPad professionali, gli unici che possono sfruttare l’Apple Pencil, sono stati aggiornati con i nuovi processori A10X (che offrono un salto delle prestazioni della CPU pari al 30% e del 40% per quanto concerne la grafica), un nuovo pannello LED (in entrambi i modelli con densità di 264 pixel per pollice) e tra le altre cose anche una fotocamera da 12 MP per far felice molti turisti apprendisti fotografi.

Tra questi ha destato il nostro interesse il modello da 10.5 pollici (intesi come diagonale dello schermo). Un interesse che nasce dal desiderio di capire se questo nuovo formato sia una reale alternativa al modello grande, da 12.9 pollici, che al momento attuale è la nostra prima scelta come dispositivo professionale (e all’occorrenza anche per il tempo libero).

Forme e dimensioni - Con i nuovi iPad Pro da 10.5 le dimensioni del dispositivo (25 cm di altezza, 17.4 cm di larghezza e 6.1 mm di spessore) aumentano leggermente rispetto ai precedenti modelli da 9.7 pollici. La differenza non è notevole. Al punto che impugnando il nuovo iPad, senza aver accanto il modello precedente, si rischia di non notare la differenza se non nei bordi laterali del dispositivo che, questi sì, sono evidentemente più sottili. Per quanto concerne invece i bordi superiori e inferiori le dimensioni sono invariate rispetto al passato perché al momento non è ancora possibile inserire il tasto Home e il lettore di impronte nel pannello dello schermo. Secondo alcune voci di corridoio la risposta arriverà con il nuovo iPhone; staremo a vedere.

I più maliziosi, giustamente, avranno già capito che questi seppur minimi cambiamenti non permetteranno di trasferire cover e custodie al nuovo modello; in cambio dello sforzo economico Apple offre un discreto aumento delle dimensioni dello schermo: +20%. Sul retro rimane l’antiestetica escrescenza dovuta all’obiettivo della fotocamera che aumenta leggermente di dimensioni. Torniamo però al confronto alla base di questa recensione. Rispetto al modello da 12.9 pollici si capisce subito che questo nuovo iPad si conferma molto più maneggevole (478 gr rispetto ai 692 gr del modello grande), soprattutto quando non si ha una superficie sulla quale appoggiare il dispositivo. Lo abbiamo testato in viaggio e nell’utilizzo normale in casa (salotto, letto, cucina, ecc.) senza particolari disagi. Lo stesso non si può certamente dire del modello grande che, soprattutto se dotato di custodia o tastiera, necessita di un appoggio per non risultare scomodo se impugnato a lungo. L’esperienza ci insegna però che esprimere giudizi definitivi sul tema è compito assai arduo perché molto dipende dalle abitudini di ognuno di noi. Un esempio su tutti: l’iPad Pro 12.9 con cover CREATE di Logitech (ottimo per lavorare, pesante da trasportare) è decisamente più stabile e pratico quando si vuole guardare qualcosa a letto rispetto agli iPad più piccoli dotati sì della più leggera Smart Cover di Apple, ma anche con minor base di appoggio e quindi maggiore instabilità.

10.5 al lavoro - Apple oggi offre quattro differenti modelli di iPad: i due Pro, un iPad e un iPad mini 4. Questi ultimi due rappresentano probabilmente la scelta migliore per coloro che hanno bisogno di una tavoletta che sia pratica e abbastanza potente per quasi tutte le attività non professionali. Per navigare, gestire la posta elettronica, leggere, guardare film e giocare (senza particolari esigenze) i due modelli sono un’ottima combinazione tra prezzo e prestazioni. Se però le necessità sono professionali si entra quasi obbligatoriamente nella categoria dei Pro. Questo per due motivi, l’Apple Pencil e le prestazioni. Dopo circa 18 mesi passati con il primo iPad Pro 12.9 possiamo affermare con sicurezza che lavorare su documenti digitali (.pdf) con l’Apple Pencil non è molto diverso dal lavorare su carta. Le dimensioni dello schermo sono praticamente quelle di un foglio A4 e il tratto digitale, anche nei “vecchi” Pro, ma ancor più in quelli nuovi, è più che ottimo. L’ulteriore passo in avanti è stato raggiunto grazie alla nuova tecnologia ProMotion, capace di aumentare il refresh rate dello schermo da 60 a 120 Hz. In sostanza l’inchiostro elettronico è sempre più incollato alla punta della matita con la quale lavorate. Un dettaglio per niente trascurabile per chi fa del disegno, artistico o tecnico che sia, una professione, ma fondamentale anche per chi si limita, si fa per dire, a scrivere. Grazie a ProMotion e ai nuovi processori A10X fusion (responsabili del funzionamento dell’intera macchina), tutto il sistema beneficia di una incredibile fluidità complessiva delle immagini in ogni momento e in ogni tipologia di utilizzo. L’efficacia del lavoro svolto da ProMotion diventa evidente quando si scrolla una pagina di testo, online o in un editor. Le immagini e il testo stesso risultano molto più stabili e leggibili. La tecnologia ProMotion è inoltre capace di ottimizzare la velocità di refresh in funzione di ciò che stiamo facendo. Quando l’immagine è fissa la velocità di aggiornamento si riduce sensibilmente (anche al di sotto dei 60 Hz) permettendo un risparmio sensibile di batteria e riuscendo così a garantire ancora le 10 ore di utilizzo. Appena l’immagine si muove il software aumenta il tasso di aggiornamento offrendo, appunto, immagini molto più stabili. Il nuovo corso di Apple di apertura nei confronti di sviluppatori esterni, inaugurato già alcuni anni fa, permetterà a tutti i programmatori di sfruttare le potenzialità di ProMotion e, quindi, di rendere l’innovazione stessa ancora più efficace.

Rispetto al precedente iPad Pro 9.7 che era già dotato della tecnologia True Tone e della gamma cromatica P3 (standard hollywoodiano che offre una gamma cromatica molto maggiore) il nuovo schermo arriva fino a 600 nit, ciò vuol dire più luminosità, ed è in grado di ridurre maggiormente i riflessi. Anche in questo caso abbiamo potuto mettere alla prova queste novità in viaggio in treno, trovandoci decisamente soddisfatti anche se va detto che il miglioramento rispetto ai vecchi modelli da 12.9 pollici è sensibile agli occhi e alle necessità più artistiche, decisamente meno per chi ha altre necessità.

La potenza del nuovo processore grafico e della tecnologia Metal (che verrà aggiornata a breve da Metal2) garantisce alla macchina prestazioni grafiche di altissimo livello non solo per i giochi (per taluni essenziali), ma anche in ambito professionale. Lo abbiamo messo alla prova con l’App Affinity Foto, software professionale, strabuzzando gli occhi davanti alla velocità e alla fluidità con la quale vengono applicati i filtri e editate le immagini, anche quelle in formato RAW. Anche in questo caso, però, dobbiamo constatare che il 10.5 pollici di diagonale talvolta sembrano pochi costringendo spesso a ingrandire alcuni dettagli per lavorare con maggiore precisione. Il problema non è nella capacità del sistema, ingrandimenti e rimpicciolenti sono rapidissimi e non costringono a rallentare il lavoro, ma a nostro parere fanno perdere la visione d’insieme del documento sul quale lavoriamo. Va anche detto che queste sono considerazioni che nascono dal fatto che l’alternativa esiste ed è quella del modello da 12.9 pollici. Uscendo dall’ecosistema Apple possiamo anche considerare che Microsoft, pensando al mondo dei professionisti, ha progettato il Surface Studio, un dispositivo con schermo da 28 pollici, considerando proprio l’importanza di poter lavorare su superfici ampie. Questo problema è meno sentito, invece, in altri ambiti professionali. L’esperienza ci insegna che nel contesto scolastico le dimensioni più contenute, abbinate alla versatilità dell’Apple Pencil, possono essere vincenti sia per il lavoro del docente che per quello dello studente. Anche in questo caso però dobbiamo fare un distinguo. I 10.5 pollici possono essere perfetti se si tratta di un secondo dispositivo e se la volontà è di utilizzarlo molto in mobilità. Se invece si immagina di sostituire una macchina desktop o un notebook con un iPad Pro, l’esperienza, ancora una volta, ci porta a ritenere il modello grande più adatto.

10.5 per diletto - Sebbene non sia mai stato pensato come dispositivo fotografico, sin dalla sua nascita l’iPad è stato utilizzato anche come macchina fotografica per immortalare i propri ricordi. Probabilmente spinti da questa sempre più diffusa tendenza a Cupertino hanno deciso di incorporare, nei nuovi modelli, la stessa fotocamera da 12 MP (con ottica a sei lenti, stabilizzatore di immagine, apertura focale f/1.8, …) e tutte le soluzioni software e hardware inserita nell’iPhone 7. Il risultato è che finalmente anche con gli iPad si potrà andare oltre alla fotografia/scansione di un documento. Anche per quanto concerne la registrazione di video il nuovo standard è decisamente superiore. Con i nuovi iPad Pro si possono registrare video in 4K e, grazie alla potenza dei nuovi processori A10X, e a software come per esempio iMovie, di montare e elaborare più flussi in 4K contemporaneamente. Nel nostro test siamo riusciti a effettuare un breve e semplice montaggio di circa 45 sec, caricando 4 diversi video in 4K aggiungendo titoli e transizioni, in poco più di 5 minuti. Evidentemente ciò e fattibile anche con il modello da 12.9 pollici, a patto di volersi portare in giro, magari mentre si è in vacanza e si visita una città, i quasi 700 grammi (più custodie varie) del modello grande.

Se il desiderio o la volontà è quella di un prodotto destinato prevalentemente all’intrattenimento ma che possa, all’occorrenza, servire anche in un contesto lavorativo, il nuovo iPad Pro 10.5 ci sembra uscire ampiamente vincitore aggiungendo ulteriore qualità rispetto al modello da 9.7 pollici.

In conclusione ci sentiamo di affermare che il nuovo iPad Pro da 10.5 pollici all’interno della linea di iPad è il prodotto decisamente più versatile. Non c’è niente che non gli riesca egregiamente anche se, in alcuni casi, il modello da 12.9 pollici ci sembra avere una marcia in più (a patto di accettare un ingombro ed un peso decisamente maggiore).

Quasi perfetto in attesa di iOS11 - Ad inizio recensione abbiamo scomodato Mary Poppins definendo quasi perfetto l’attuale iPad Pro, ben consci che la perfezione non è parte di questo mondo. In realtà ci sono ancora dei discreti margini per migliorare l’esperienza di utilizzo della famiglia di iPad, ma questi sono sostanzialmente legati alla sponda software e non alle componenti hardware che, difficilmente allo stato attuale potrebbero essere migliori. Le primissime impressioni avute con il nuovo iOS11 ci sembrano positive. Considerando che si tratta della prima versione Beta distribuita al pubblico e che gli aggiustamenti dovranno e saranno ancora numerosi, ci sentiamo di sbilanciarci affermando che quando si arriverà alla versione definitiva i nuovi iPad Pro faranno un ulteriore passo in avanti migliorando, per esempio, la gestione dei file all’interno del dispositivo. Un passo che forse, lo verificheremo, renderà sempre più vicina l’era post-PC preannunciata da Steve Jobs diversi anni fa.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE