Unia punta il dito contro uno dei grossi ex clienti, le FFS: «Hanno scelto di rifornirsi altrove, anche fuori dalla Svizzera»
BIASCA - Dopo l'odierna assemblea del personale della SMB, l'azienda di Biasca che ha annunciato ieri la chiusura, i 41 dipendenti che presto perderanno il lavoro hanno chiesto garanzie sugli stipendi e sul pagamento delle ore straordinarie e dei giorni di vacanza accumulati.
I sindacati - riferisce la Rsi - vorrebbero un piano sociale, ma l'azienda ha spiegato che sono prioritari i pagamenti dei debiti e che solo il seguito sarà possibile parlarne. La SMB vuole invece pagare tutti gli stipendi e gli straordinari.
Dall'UNIA, il sindacalista Igor Cima ha fatto notare che «la diminuzione del fatturato e del portafoglio clienti è dovuta anche al fatto che clienti importanti come ad esempio le Ferrovie federali svizzere hanno deciso di rifornirsi altrove, anche presso aziende che non hanno sede in Svizzera».