Cerca e trova immobili

BERNAIl ritiro dell'Aletsch sposta il pendio

23.01.17 - 11:29
Il ritiro dell'Aletsch sposta il pendio

BERNA - Il rapido ritiro del ghiacciaio dell'Aletsch sta provocando lo spostamento di circa 30 centimetri all'anno dell'adiacente pendio del Mossfluh, in territorio vallesano, con relative frane. Lo rivelano i dati raccolti negli ultimi anni dal Politecnico federale di Zurigo (ETH) tramite GPS, radar, satellite e scansioni laser dell'aria e del terreno.

Lo scorso autunno la funivia della zona ha dovuto interrompere l'esercizio in seguito a uno smottamento. L'équipe di studiosi guidata da Andrew Kos e Sarah Springman ha potuto direttamente collegare questo evento geologico all'arretramento del ghiacciaio dell'Aletsch, si legge in una nota odierna dell'ETH.

Le misurazioni realizzate hanno stabilito che la soglia critica relativa al ritiro delle nevi perenni è stata raggiunta. «La situazione è peggiorata improvvisamente», dice Kos, citato nel comunicato.

Il rapporto pubblicato dai ricercatori nella rivista scientifica "Geophysical Research Letters" evidenzia come il punto di svolta sia avvenuto a metà degli anni '90. Da allora, la recessione del ghiacciaio si è manifestata con una velocità mai osservata prima.

Di conseguenza, pur con un ritardo - rispetto al ritiro del ghiaccio - stimato in nove anni, anche il pendio limitrofo del Mossfluh ha cominciato a muoversi velocemente, sorprendendo gli esperti. Solitamente infatti, questo fenomeno è lento e impercettibile. Lo slittamento, che circa 25 anni fa si attestava sotto al centimetro ogni dodici mesi, raggiunge ora i 30 centimetri di media. Dal 2005 è anche in significativo aumento la caduta di massi. Nel 2016, in un unica frana, sono precipitati 2,5 milioni di metri cubi di roccia. Non è al momento chiaro se questa rapida evoluzione proseguirà anche in futuro, afferma l'ETH.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

negang 7 anni fa su tio
E' chiaro che negli ultimi decenni stanno accadendo tante cose a livello climatico causate dall'uomo. Mai come negli ultimi 4 decenni si sono ritirati ghiacciai così velocemente in tutto il mondo. Interessante è il seguente sito : http://www.gletscherarchiv.de/fotovergleiche/gletscher_liste. Cercate poi Aletschgletscher e si potrà osservare l'evidentissimo fenomeno tramite foto scattate negli anni esattamente dagli stessi posti.

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a negang
Pensa te che, solo 200 milioni di anni fa, per andare da Bodio a Altdorf dovevi usare una barca!

Don Quijote 7 anni fa su tio
Risposta a negang
"Mai come negli ultimi 4 decenni si sono ritirati…" Concedo ad ognuno la sua opinione, con e senza conoscenza di causa, ma per favore non tuffarti nel ridicolo con questo tipo di frasi! Quello che osserviamo e misuriamo oggi con accuratezza non è mai stato fatto prima, perché non c'era la strumentazione (quella satellitare soprattutto) e nemmeno il bisogno di politicizzare un evento del tutto naturale. Le tracce geologiche dei sedimenti parlano chiaro, i cambiamenti climatici estremi sono ciclici e in molti casi anche repentini, causati dai parametri orbitali terrestri e dalla variabilità della nostra stella (il Sole). Che poi l'attività umana abbia una qualche conseguenza, è probabile, nella misura quanto una mosca sul binario può influenzare il deragliamento di un treno.

falcodellarupe 7 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
sembrerebbe che F.Netri faccia lo spiritoso (l'homo abilis compare 2,2 milioni di anni fa e l'homo erectus 1,5 milioni di anni fa) ma se sottindende la mobilità climatica delle ere geologiche che si sono succedute dal Triassico (200 milioni di anni fa) ad oggi, non fa che ribadire quanto dicono da tempo i geologi più importanti (consiglio di leggere "un geologo parla del suo paese" del ticinese Bruno Campana).
NOTIZIE PIÙ LETTE