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GINEVRAForsennato ottiene il permesso di tornare nella casa che voleva bruciare

10.08.16 - 09:57
L'uomo, che soffre di disturbi psichiatrici, lascerà la clinica dove è ricoverato per continuare il trattamento a casa
lettore 20minutes
Forsennato ottiene il permesso di tornare nella casa che voleva bruciare
L'uomo, che soffre di disturbi psichiatrici, lascerà la clinica dove è ricoverato per continuare il trattamento a casa

GINEVRA - Aveva tenuto sotto scacco un intero quartiere minacciando di dare fuoco al suo appartamento e a se stesso. Accadeva il 12 settembre 2015 a rue des Pitons, presso l'ospedale universitario di Ginevra. L'italiano 47enne, a quasi un anno di distanza, ha ottenuto il permesso di lasciare la clinica presso la quale è ricoverato (era stato internato nell'ospedale psichiatrico di Bel-Idée a causa di un disturbo bipolare grave) per fare ritorno presso la sua abitazione. La stessa che voleva incendiare mentre era in preda al raptus di follia.

A casa, ad attenderlo, c'è la moglie ammalata di cancro, che di recente sta effettuando cure intensive: «Ha bisogno di me per mangiare e per le terapie», ha dichiarato l'imputato.

Il suo rilascio è stato discusso, ieri, dal Tribunale di Ginevra. Il procuratore, basandosi sui referti psichiatrici di inizio anno, si era opposto. «L'imputato deve essere seguito. Bisogna assicurarsi che prenda le sue medicine ed è importante che ci sia qualcuno in grado di riconoscere i sintomi di una ricaduta». Per il magistrato, solo una clinica psichiatrica può farlo.

Il giudice ha dichiarato l'imputato irresponsabile. Ma si è schierato dalla parte degli esperti della difesa secondo cui l'uomo è ora «stabile. Anche se la malattia della moglie è una fonte di stress».

L'italiano, che sta prendendo neurolettici e uno stabilizzatore dell'umore, può seguire il suo trattamento a casa. L'assunzione del farmaco sarà monitorata regolarmente tramite prelievi del sangue.

Dramma evitato - «Io ancora non capisco cosa mi sia preso», afferma l'uomo spiegando di non essere ancora in grado di giustificare cosa lo ha portato a svuotare otto latte da 10 litri di olio combustibile nel suo appartamento e a versarsi 20 litri di un liquido combustibile sopra la testa minacciando, davanti alla polizia, di darsi fuoco.

Dopo più di tre ore di trattative, sotto la vigile osservazione dei pompieri pronti ad evitare il peggio, la polizia era riuscita a mettere fine alla follia dell'italiano, processato per tentato incendio doloso e per aver minacciato la moglie due giorni prima mettendole un coltello alla gola.

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