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CANTONEGhiaccio per bevande o derrate alimentari, uno su tre di qualità insufficiente

28.03.16 - 13:00
In 10 campioni esaminati dal Laboratorio cantonale in esercizi pubblici ticinesi sono stati trovati enterococchi, batteri di origine intestinale, ma non solo...
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Ghiaccio per bevande o derrate alimentari, uno su tre di qualità insufficiente
In 10 campioni esaminati dal Laboratorio cantonale in esercizi pubblici ticinesi sono stati trovati enterococchi, batteri di origine intestinale, ma non solo...

BELLINZONA - Con ghiaccio o senza. Forse, a giudicare dall'ultimo bollettino sulla qualità microbiologica del ghiaccio aggiunto a bevande o altre derrate alimentari, pubblicato dal Laboratorio cantonale nel giorno di Pasquetta, è meglio senza. Sì, perché in Ticino, si legge nella nota, «la qualità del ghiaccio aggiunto a derrate alimentari o bevande, principalmente in esercizi pubblici, è spesso insufficiente». Per «spesso insufficiente», il Laboratorio cantonale intende «uno su tre».

Come viene specificato nel documento, l'acqua potabile proveniente dalle aziende pubbliche che controllano gli acquedotti è di ottima qualità. Le contaminazioni riscontrate «sono da attribuire ad una carenza nella gestione delle macchine del ghiaccio».

Le mancanze più importanti riscontrate in sede ispettiva sono state infatti «l’assenza di un piano di pulizia regolare e/o di un contratto di manutenzione per le macchine del ghiaccio (ad esempio nessuna sostituzione dei tubi che se usurati possono essere facilmente contaminati)».

In Canton Ticino sono stati prelevati 40 campioni dalle macchine del ghiaccio presenti principalmente in bar, osterie, ristoranti (in totale 36 campioni) o sagra (1 campione). Un campione ognuno è stato prelevato in macelleria, supermercato e presso un caterer.

Come si apprende dal bollettino no. 55 del Laboratorio cantonale, «tredici campioni (33%) sono risultati non conformi per il superamento di uno o più valori di tolleranza. Di questi, 11 campioni sono stati prelevati in un esercizio pubblico, 1 durante una sagra e 1 in un supermercato».

In 10 campioni sono stati trovati Enterococchi e/o E. coli, batteri di origine intestinale, anche in concentrazioni elevate (7 campioni con >30 UFC/100ml). In 3 campioni (tutte prelevati presso esercizi pubblici) è stata rilevata la presenza di Pseudomonas aeruginosa, indice di una scarsa igiene di produzione e/o conservazione. Sei campioni (fra cui quello prelevato presso un supermercato) sono risultati non conformi "solo" per il superamento del valore di tolleranza per i germi aerobi mesofili».

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COMMENTI
 

vulpus 8 anni fa su tio
Un plauso al Laboratorio che attira l'attenzione su questo problema.

polverini 8 anni fa su tio
ora che fate? fate rimettere in ordine con i valori giusti?

gabola 8 anni fa su tio
allora quando qualcuno esagera con le bibite e sta male puo dare la colpa al ghiaccio...
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