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CANTONEMake Plain al lavoro sul secondo disco

12.02.16 - 06:00
Per far fronte ai costi della produzione, il duo lancia una campagna di crowdfunding
Foto Thinking Monkey Photography
Make Plain al lavoro sul secondo disco
Per far fronte ai costi della produzione, il duo lancia una campagna di crowdfunding

LUGANO - I Make Plain stanno portando a termine il processo di lavorazione del secondo album. Ma il duo ha bisogno di noi, dei fan vecchi e nuovi.

«Il disco, per il momento ancora senza titolo, raccoglierà dieci inediti e una cover, ossia “Lady D’Arbanville” di Cat Stevens», ci spiega Andrea Zinzi (voce, chitarra), che condivide il duo con l’amico Luca Imperiali (voce, chitarra). «Lo presenteremo in dimensione live con uno showcase negli studi Rsi di Lugano-Besso il prossimo 18 maggio».

«Proprio in questi giorni – prosegue Andrea – siamo alle prese con le sessioni di registrazione tra le mura del Jdm Studio di Giornico». E per far fronte ai costi, questa volta, i due ragazzi lanciano una campagna di crowdfunding, il cui obiettivo è quello di raccogliere quindicimila franchi: «Non è poco, ma questo importo ci permetterebbe di coprire tutte le spese di produzione dell’album, come quelle del tour che stiamo pianificando».

«Per le recording session, inoltre, stiamo coinvolgendo tre musicisti professionisti – Julien Cambarau (basso), Daniel Macullo (chitarra) e Daniel Bagutti (batteria) – che, tra l’altro, vorremmo portare con noi anche in tournée… E di conseguenza, le spese sono tante… Il contributo, il sostegno, dei fan, vecchi e nuovi, ci aiuterebbe a realizzare questo nostro grande progetto...».

Nel contempo, la realizzazione del nuovo disco suggellerà l’importante sodalizio tra i Make Plain e Gos (Guitar Of Stone), azienda di base a Bioggio che produce chitarre in granito ticinese: «Parte delle registrazioni del disco verranno effettuate con queste straordinarie sei corde – aggiunge Andrea prima di concludere – E, ovviamente, le porteremo con noi anche in tour, presentando al pubblico un prodotto “Made in Ticino” non solo a livello musicale, ma anche dal punto di vista della strumentazione».

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