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INTERVISTACristina D'Avena: "Canto i Puffi, ma sono un'icona gay"

04.05.12 - 07:55
All'Arena di Mendrisio sarà protagonista, assieme ai Gem Boy, di un matto e scoppiettante show all’insegna dei cartoni animati
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Cristina D'Avena: "Canto i Puffi, ma sono un'icona gay"
All'Arena di Mendrisio sarà protagonista, assieme ai Gem Boy, di un matto e scoppiettante show all’insegna dei cartoni animati

LUGANO - Lei è la regina delle sigle dei cartoni animati. Loro dominano la scena delle cover parodistico/demenziali in Italia. Li hanno definiti il diavolo e l’acqua Santa. Sono Cristina D’Avena e i Gem Boy, che approdano questo sabato all’Arena di Mendrisio con il loro pazzo e spumeggiante Show.

L’obiettivo? Ce lo spiega la stessa Cristina: “Far scatenare migliaia di persone. Questo è un tour speciale dove il protagonista è il cartone animato con le sue sigle”.  Il risultato? “È un bellissimo concerto capace di catapultarti indietro nel tempo e di farti rivivere le emozioni della tua infanzia, passando da sigle del passato come “i Puffi” a quelle più recenti come “Rossana”. È un concerto che traccia un po’ il percorso della vita dei cartoni animati, e di chi è cresciuto con loro”.

Un concerto in cui, immagino, cantino tutti…
“Dal primo all’ultimo pezzo. È sempre un’emozione essere catapultati in questo mondo “speciale. I ragazzi, si vede a ogni data, hanno davvero bisogno di tanto amore. E attraverso le sigle che li fanno tornare piccoli si divertono e rivivono queste emozioni”

Mentre tu festeggi 30 anni di carriera. E sei sempre più bella. Qual è il tuo segreto?
“(ride) Faccio una vita sana. Ogni tanto vado a letto tardi e il mattino dopo tanto bella non sono, ma, diciamolo: non fumo, non bevo, sono una persona ottimista e positiva. E forse proprio questo continuo contatto con i giovani può essere uno dei segreti dell’energia che sento e che si rinnova giorno per giorno”.

E sei anche, assieme ad altre grandi star della musica italiana, un’icona gay. La cosa ti fa piacere?
“Naturalmente. Molti dei miei collaboratori, come molti dei miei amici sono gay. Persone sensibili, in grado di capire molto bene le donne. E forse è proprio per questo che nel mondo dello spettacolo le donne hanno spesso collaboratori gay. Tra l’altro, appena esce una nuova sigla, sono sempre tra i primi a farmi i complimenti”.

Immagino che anche tu da piccola guardassi i cartoni animati. Quali ricordi con più affetto?
“Quelli della Disney. Ero una patita di Biancaneve, Cenerentola, Lilli e il Vagabondo... Li ho visti migliaia di volte. Ma adoravo anche Kiss me Licia, Sailor Moon, Georgie, Memole, e tanti altri. Memorabili” .

E c’è una sigla che non hai cantato tu, ma avresti voluto farlo?
“Con mia sorella, di dieci anni più piccola, guardavo Charlotte. Avevo comprato persino il 45 giri e cantavo la sigla a squarciagola. Ma avrei cantato con piacere anche l’Uomo Tigre, o Stilli lo specchio magico.

Come ti sembrano i cartoni animati di oggi rispetto a quelli degli anni 80
“Sempre belli e fantasiosi, anche se, possiamo dirlo, dal punto di vista grafico quelli di una volta erano più tondeggianti, dai tratti più armoniosi, dolci. Quelli moderni sono molto più spigolosi e… forse con minor trama rispetto al passato”.

Passando al tour…Nuove gag, nuova scaletta. Cosa dobbiamo aspettarci a Mendrisio?
“Un concerto divertente. Una possibilità per evadere e tornare piccoli. È quello che voglio, rievocare la dolcezza dei ricordi del passato per vivere tutti insieme un po’ di magia”.

Magia che da pochi giorni è possibile vivere anche visitando il tuo negozio online, chicca per i tuoi fan, dove è possibile acquistare dischi, gadget e memorabilia (www.cristinadavenastore.it)
“È un posto speciale per tutti gli amanti delle sigle dei cartoni animati. Il logo dello store, non a caso, è un cuore dentro un cerchio che è un po’ l’amore all’interno del mondo che vorremmo, il messaggio che desidero trasmettere”.

Un’ultima cosa… Su youtube gira un gingle un po’ irriverente che recita più o meno così: “Baccello segreto, ma che bel baccello…”
“No non è mia…Ecco. Toglietevelo dalla testa. È qualcuno, peraltro bravo, che ha imitato la mia voce, ma, lo giuro, non sono io”.

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