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SANREMOCelentano contro tutti. Sanremo tecnico, ma... si guasta

15.02.12 - 11:45
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Celentano contro tutti. Sanremo tecnico, ma... si guasta

SANREMO - "Quel deficiente di Aldo Grasso del Corriere della Sera". Oppure: "Avvenire e Famiglia Cristiana dovrebbero chiudere. Fanno solo politica". Un Celentano aggressivo quello che ieri sera, nel corso della kermesse canora sanremese, ha attaccato la stampa cattolica italiana.

Un'ora di sermone quello di Adriano Celentano, a tratti oscuro, durante il quale "il molleggato" ha intervallato ai suoi monologhi - nei quali ha attaccanto stampa cattolica, Consulta, dg della Rai e persino Montezemolo sulla TAV - canzoni e show pirotecnici.

Una 62esima edizione partita con il piede giusto, con Luca e Paolo a fare da apripista (che tra l'altro, sdoganando definitivamente la parola “cazzo”, che in tutta la serata è stata poi pronunciata almeno una decina di volte, praticamente da tutti), ma che poi si è dovuta confrontare con una serie di problemi tecnici: in primis il malfunzionamento del sistema di voto della giuria demoscopica. I big dovranno riesibirsi tutti. E i 300 giurati presenti in sala, avvertiti al termine del programma di questa decisione, non la prendono bene. Per non parlare dell'infortunio di Ivanka che fortunatamente viene sostituita in extremis riproponondo il terzetto dell'anno pecedente Canalis-Morandi-Belen.

Problemi tecnici per un "Sanremo tecnico", come l'ha definito un esuberante Rocco Papaleo, co-conduttore assieme a Morandi. Questa sera i big dovranno quindi riesibirsi. E da 14, ne rimarranno 10.

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