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Le immagini stampate indirizzano la mente verso il cibo raffigurato
LUGANO. Dall’America un aiuto alle mense scolastiche delle scuole dell’infanzia per favorire il consumo di verdura. Come è noto frutta e verdura sono due tipi di alimenti che tradizionalmente i bambini amano poco per via del minore appeal rispetto ai prodotti industrializzati come merendine e snack, che possono contare su pubblicità e packaging colorati e accattivanti. Ma non tutto sembra perduto…
I ricercatori dell'Università del Minnesota hanno portato a termine uno studio (pubblicato sulla rivista scientifica JAMA) che ha mostrato come l’utilizzo di immagini possa agire come un fattore di stimolo sensoriale per aumentare l’accettazione dei cibi. In particolare, gli studiosi hanno rilevato come l'immagine della verdura sul vassoio invogli i bambini a mangiarne più porzioni a scuola. Lo studio americano è stato svolto su 400 studenti della scuola elementare di Richfield nel Minnesota. Per valutare la reazione comportamentale allo stimolo visivo, sui vassoi della mensa sono state applicate fotografie ad alta risoluzione di alcune verdure (carote e fagiolini) e si sono lasciati liberi i bambini di decidere da soli come regolarsi per quanto riguardava il consumo di verdure.
Al termine del pranzo i ricercatori hanno verificato che la percentuale di bambini che avevano scelto i fagiolini dal consueto 6,3% era salita al 14,8%, mentre il gradimento per le carote dall'11,6% con i vassoi “normali” era arrivato al 36,8% per quelli con le fotografie. La conclusione dello studio è che il fattore immagine possa risultare determinante per stimolare l’accettazione e il consumo di alimenti naturali. Del resto l’industria alimentare si avvale di immagini, colori e grafica accattivante per vendere cibi “poveri” come patate, pop corn, carne e pesce confezionati in bastoncini.
Nell’epoca di video e pc non stupisce quindi che le immagini possano influenzare anche le scelte alimentari, in questo caso in modo positivo e salutare.