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BIASCAUna sorpresa di Merlot

10.12.13 - 12:40
Un amore di Ticino
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Una sorpresa di Merlot
Un amore di Ticino

È l'ultima degustazione dell'anno. Prevista per giugno, a causa dei vari impegni, era stata rimandata a fine anno. Eccoci finalmente riuniti per l'evento. Siamo cinque sommelier, quattro produttori, cinque consumatori interessati, un amministratore delegato di una grossa azienda vinicola e un ispettore in ambito vinicolo. Un gruppo eterogeneo unito dalla passione per il vino e dal piacere di mettersi in gioco e di divertirsi, cercando al contempo di apprendere nuove conoscenze.

Le bottiglie sono rigorosamente avvolte in camicie nere. Questo per evitare di farsi influenzare dall'etichetta e di dare valutazioni condizionate. Chissà perché vorremmo sempre che il vino degustato fosse considerato con gli stessi valori dei maestri. Ci sono addirittura persone che si sono specializzate nel riconoscere i colli delle bottiglie, in modo da risalire all'etichetta celata, così da poter dare delle valutazioni prossime a quelle pubblicate dai guru. Ma il piacere e la sorpresa che fine hanno fatto?

Le schede di valutazione sono al posto di ognuno, insieme ai 10 bicchieri e ai grissini. Questa volta ho deciso di utilizzare le schede ufficiali dell'OIV (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin) che vengono usate nel concorsi internazionali. Si tratta di 100 punti che vengono suddivisi in valutazioni visive, olfattive, gustative e complessive. Un metodo di valutazione particolarmente impegnativo che viene a sommarsi alla stanchezza della sera e alla fine di una settimana lavorativa. La flûte di spumante rigorosamente di Merlot sorseggiata chiacchierando apre la serata. La tensione si dissolve, i visi si distendono e una piacevole sensazione di calore ci mette di buon umore. I vini vengono versati uno dopo l'altro, senza pausa. Una musica ci fa da sottofondo. I 9 Merlot in purezza di origini ticinese, italiana e bordolese sono ognuno nel rispettivo bicchiere. E mentre si degusta, qualche frase detta tra sé e sé spezza quell'aria seria e ci fa sorridere, ricordandoci che si tratta di un gioco.
I punteggi sono raccolti. Tutti hanno gli occhi puntati alle bottiglie. È tempo di svelarne il contenuto, le camicie vengono sbottonate...

La classifica dei top 5:

    • Al quinto posto Querciabella – Palafreno IGT Toscana 2008 punti 86.87

È il vino che io ho ritenuto più seducente. Anche a Eliana è piaciuto più di tutti. Lei che non ama i vini biologici ha dovuto ricredersi. Che sorpresa...

    • Al quarto posto Trapletti Enrico – Culdree TI DOC MERLOT 2009 punti 88.80 

SMS a Enrico: "sei arrivato quarto". SMS di risposta:"se fossi stato presente avrei ottenuto un punteggio maggiore". Rido di cuore. E ride anche Enrico. Anche se non lo vedo. Me lo immagino nel bel mezzo della serata con i suoi clienti.

    • Al terzo posto Le Macchiole – Messorio IGT Toscana 2008 punti 89.07 

Il viso di Marco si illumina. Non tanto per questo vino, ma perché significa che il suo è davanti!

    • Al secondo posto Chateau La Fleur Petrus App. Pomerol Controlé 2008 punti 89.73

Marco non sta più nella pelle...

    • Al primo posto Fratelli Meroni - Rampèda TI DOC MERLOT 2009 punti 91.07

Gli occhi di Marco brillano. Lo invito a raccontarci come nasce il suo Merlot.

Il vigneto è situato in un terreno impervio venutosi a creare tra il 1513 e il 1515 con il collasso del Monte Crenone e in seguito con la buzza di Biasca. I muretti che sostengono i terrazzamenti del vigneto appartengono a quell'epoca. Ci si arriva solo a piedi e tutto il materiale per la coltura viene trasportato a mano, così come l'uva verso la cantina, al momento della vendemmia. A rendere speciale questo vino sono la composizione del terreno, la biodiversità della flora e della fauna, l'orientamento a sud, il terrazzamento e naturalmente la mano che lo forgia. Un'immane fatica fisica ricompensata da una proporzionale qualità. La serata si conclude con una seconda bottiglia di Rampèda. Questa volta bevuta in piena consapevolezza. Evviva!

 

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