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CALCIOIl portafoglio dello sceicco è sempre più verde..

22.08.11 - 10:10
Il mercato calcistico estivo è ormai concluso, si attendono gli ultimi colpi, magari spostamenti di grandi nomi. Ma i protagonisti del mercato 2011 sono stati i soldi, o meglio ancora, gli sceicchi
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Il portafoglio dello sceicco è sempre più verde..
Il mercato calcistico estivo è ormai concluso, si attendono gli ultimi colpi, magari spostamenti di grandi nomi. Ma i protagonisti del mercato 2011 sono stati i soldi, o meglio ancora, gli sceicchi

Il calciomercato è per gli amanti del calcio uno dei momenti più belli e attesi della stagione. Squadre che compiono vere e proprie rivoluzioni nella rosa, innesti mirati per migliorare squadre già competitive, oppure squadre che da un giorno all'altro si trovano con un capitale infinito, pronto ad investire nei migliori giocatori del Pianeta.

I protagonisti di questo mercato sono stati quest'anno più che mai gli sceicchi, divenuti padroni di club calcistici. Il nome caldo dell'estate è senz'altro quello di Mansur bin Zayed al Nahyan, nonchè patron della 2a squadra di Manchester, il City. Già a partire dall'estate scorsa aveva scombussolato il mercato mondiale con una lunga serie di acquisti, tra i quali i vari Balotelli, Tevez, Silva Dzeko e così via a cifre elevatissime. Ora alla corte di mister Mancini è giunto uno dei colpi più costosi dell'estate, se non il più costoso, Aguero dall' Atletico. "il Kun" è stato a lungo seguito dalla Juventus, che è stata poi costretta a virare dapprima su Rossi ed infine sul montenegrino Vucinic, costato "solo" 15 mio di euro. Stando a quanto dicono da Torino, Vucinic non è stato un ripiego, ma una prima scelta. Ma noi che non siamo nati ieri, sappiamo che la realtà è un' altra: Marotta non poteva permettersi di spendere 45 mio di euro, cioè l'intera clausola rescissoria pagata dal City all' Atletico, per un solo giocatore. E se poi aguero fosse un flop? nessun problema a Manchester, si comprerà un altro attacante per cifre stellari, perchè tanto il serbatoio monetario è di quelli capienti, addirittura inesauribili. Mentre in casa Juve si chiederebbe la testa del povero Beppe marotta, che non avendo una lira per piangere fa quel che può, e secondo me lo fa alla grande.

Lo show del mercato quest'anno ha avuto un' ulteriore new entry: Tamim Bin Hamad Al Thani, il neo proprietario del Paris Saint-Germain. Anch'esso si è diletto a spendere e spandere, con l'ausilio del ex Milan e Inter Leonardo ingaggiato come uomo tutto fare, portando sotto l'arc de triomphe vari giocatori, i più famosi forse Menez dalla Roma, Sissoko dalla Juventus, e infine l'argentino Javier Pastore, prelevato senza troppa fatica dal Palermo per la bellezza di 43 mio di euro, Zamparini ringrazia e si lecca le dita. Ma un giocatore, se pur giovane, che ha dimostrato qualcosa di buono, o anche ottimo se vogliamo esagerare per metà stagione vale 43 milioni di euro? allora gli Eto'o, i Rooney,i Messi e gli Iniesta che sono da anni sulla cresta dell'onda dovrebbero valere all'incirca sui 200-300 milioni a testa. Non ci siamo proprio.

Spesso non capisco la testa dei giocatori, più hai soldi e più ne vorresti. Il tormentone Eto'o sostiene la mia tesi: un giocatore ancora nel pieno delle forze, che ha vinto tutto svariate volte perchè mai dovrebbe andare in Russia? Non proprio il calcio più fascinoso d'europa. Se volesse lasciare l'inter per questioni di motivazione non c'è problema, ma perchè allora non andare in Inghilterra, e provare a vincere pure li, dopo averlo fatto in Spagna e in Italia? Certamente non gli mancherebbero estimatori lì pronti a spendere per il suo cartellino.

Andando avanti così ci saranno una miriade di sceicchi ricchi che fungono da burattinai e controllano il mercato, battagliando a suon di investimenti da capogiro per uno o per l'altro giocatore. Un tempo serviva il buon attaccante che fecesse un gol in più degli avversari per vincere le partite, ora serve un facoltoso sceicco. Fino a qualche anno fa i Roman Abramovic erano l'eccezione, ora sembrano essere la regola.

Questo non è più calcio, è un business a tutti gli effetti.

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