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TICINOStanno riducendo alla fame i padri separati!

11.02.11 - 08:52
Per i padri ticinesi si prospettano condizioni disumane.
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Stanno riducendo alla fame i padri separati!
Per i padri ticinesi si prospettano condizioni disumane.
Papageno ha fatto notizia quando in uno striscione scriveva: "No al matrimonio". Slogan vuoto, provocatorio o spirito del tempo?
 
In un articolo recente del Tages Anzeiger si leggeva: "Gli uomini preferiscono il sesso orale perché così la donna non rimane incinta", scritto dal noto professore canadese Lionel Tiger. È di questi giorni la notizia che Georges Clooney non  vuole sposare la bella Elisabetta Canalis. Afferma che si è già sposato una volta e che il suo "contributo" al matrimonio lo ha già dato. Il Cavaliere della vicina Repubblica ha ricevuto da sua moglie una richiesta di mantenimento annuo pari alla somma che il Cavaliere spende per l’AC Milan.
 
D’altro canto la nostra nuova CF Sommaruga propone a favore del coniuge beneficiario di alimenti (madre) d’aggredire il coniuge debitore (padre) intaccandogli (proporzionalmente) il minimo esistenziale: al padre non verrà più garantito neppure il minimo vitale, ossia Fr. 1200.- al mese (+ affitto e cassa malati) previsti attualmente dalla legge! (Per più dettagli: www.miopapageno.ch inserendo "minimovitale" in "Cerca nel sito"). Una dichiarazione di guerra a cui rispondono con coraggio i primi movimenti antifemministi e le numerose associazioni di padri in Svizzera, tra cui Papageno e Agna in Ticino. Naturalmente con una maggioranza femminile al Governo e la Sommaruga al comando del Dipartimento competente, i giochi son fatti.
 
Dalla recente visita della CF in Ticino sappiamo che avremo nuove schiere di asilanti in arrivo, mentre per i padri indigeni si prospettano condizioni disumane. Un futuro senza affetti, senza paternità, senza casa, con salario minimo inferiore della metà a quello versato per un solo figlio come previsto dalle famigerate Tabelle di Zurigo, applicate in Ticino ma non nel resto della Svizzera perché troppo elevate. Il matrimonio per la donna può rappresentare una sistemazione finanziaria molto attrattiva: se non c’è l’ex marito a scucire i soldi ci pensa lo Stato. Ed ecco l’immagine della nuova famiglia svizzera: "Monoparentale con funzionario di Stato al seguito". Lo conferma la testimonianza di questo padre divorziato ticinese:
 
"La situazione economica e non solo quella, sta tuttora decadendo. Due matrimoni. Un primo divorzio mi aveva impoverito fino all'inverosimile. Dopo 10 anni, il secondo divorzio, devastante, micidiale, senza via d’uscita dal tunnel della miseria! Quale la mia colpa? La fiducia data? Aver amato e dato a moglie e figli tutto il meglio, le attenzioni, i denari, il tempo libero? Ho sicuramente cercato di essere un padre amorevole, attento, affettuoso, un marito presente, generoso, affidabile. E poi? Premiato con maltrattamenti, tormenti, cedole di versamento a valanga, sussidi e diritti persi, nella miseria doveri invece accresciuti. Dovrei tenere i figli altre 2 settimane a febbraio ma eseguiti i pagamenti mensili sono senza un soldo. Rischio di dover rinunciare oltre ai figli durante i miseri week-end (padri, che lutto!) pure all’auto. La riduzione dal 1.4.11 delle indennità di disoccupazione mi ha spezzato per sempre le gambe. Fra poco sarò in Assistenza! Da mesi mangio una sola volta al giorno, badando bene a non acquistare alimenti costosi. Peccato si sia perseguiti per scelte della ex e il "reato" di spergiuro matrimoniale venga fastosamente premiato. Le donne che ho sposato e che liberamente mi hanno sposato e dato 3 figli hanno ritrattato tutto quanto promesso e giurato, mal ricambiando specialmente la fiducia, giocando con i miei sentimenti, umiliandomi in mille modi, privandomi dei figli, della dignità e d'un futuro possibile. Ora, solo, faccio la fame. Credetemi, non esagero! Vivo di bei ricordi che non torneranno mai più, ed altra opportunità di vivere e lavorare onestamente non mi è data. Sono stanco di lottare, remare contro corrente, sono spossato, disperato, oggi l'unico credo è l’egoismo e la crudeltà di gran parte dell'umano mondo, ma specialmente di "coloro che conducono il Circo": gratitudine, equità, riconoscenza, amore, son cose dell'altro mondo."
 
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